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MADDALONI- Tutti guardano le buche ma nessuno alla rivoluzione prossima che riguarda la statale Appia, che poi statale non è se non a tratti. L’Appia è uno spezzatino: un pezzo è dei comuni, qualche brandello dell’Anas e qualcun’altro della Provincia in via di dismissione. Forse è questa la causa di tutti i guai: scaricare sugli enti locali i costi di manutenzione di un’arteria che svolge una funzione interprovinciale. Dopo gli allagamenti (causati dal ruscellamento delle acque meteoriche provenienti da Cervino) arriva anche il rattoppo del manto stradale. Primo giorno di appalto per la manutenzione stradale (sospeso da anni) e prima campagna di rammento lungo la statale gruviera. E’ il rimedio e non la soluzione. E non può essere diversamente perchè l’Appia sarà stravolta dall’arrivo dei cantieri dell’Alta capacità/Alta velocità Bari-Napoli con lo scavo trasversale per fare posto alla trincea ferroviaria. Probabilmente già nel 2020, il tracciato  sarà interdetto al traffico per consentire lo scavo della trincea ferroviaria necessaria per consentire ai treni di sfrecciare a 180 km/h al di sotto dell’attuale sede stradale. Si sta costruendo una grande bretella laterale di deviazione del traffico. Già eseguita l’occupazione temporanea dei terreni su cui sorgerà la nuova strada larga 14 metri. Le auto, provenienti da Benevento e dirette a Caserta; percorrendo ambo i sensi di marcia dovranno uscire dall’Appia; aggirare gli attuali insediamenti abitativi frontalieri; percorrere parallelamente l’attuale via Carmignano per poi ritornare sullo svincolo in località Giardinetti. Nel frattempo, si procederà allo scavo delle trincea e all’abbattimento di tre immobili. L’Appia non sarà più la stessa. E dopo il lavori ferrioviari si discuterà dell’intervento di ripristino e ammodernamento.

Redazione