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MADDALONI- Svolta termovalorizzatore. Rovesciato il tavolo in Regione. Per la precisione, il Comune di Maddaloni è riuscito a ribaltare la situazione: nessun ente (regione, altri comuni, consiglieri regionali, membri della commissione Terra dei Fuochi e soprattutto nemmeno la A2A cioè il gestore del termovalorizzatore di Acerra) ha messo in discussione la legittimità delle richieste del comune di Maddaloni. Sulla gestione del termovalorizzatore di Acerra, Maddaloni in qualità di ente vicinoro ha diritto ai ristori previsti ai sensi dell’Opcm 3037 del 2009: l’ordinanza del Consiglio dei Ministri concede ai comuni limitrofi agli impianti di trattamento dei rifiuti delle compensazioni ambientali. E su questo tema qualificante che la Regione, entro una settimana dovrà dare risposte. Venti anni di ingiustificato e misterioso silenzio e di fuga dalle responsabilità stanno per finire.
Ne parliamo con l’assessore salvatore Liccardo.
E’ andata molto meglio di quanto potevate aspettarvi?
E’ andata nella giusta direzione. Abbiamo inaugurato un percorso e soprattutto posto un principio che nessuno ha messo in discussione: Maddaloni ha diritto a risposte e poi a risposte vincolanti in merito ai dettami disattesi dell’Opcm 3037 del 2009.
La posizione del gestore A2A?
E’ stata molto illuminante e significativa. Non discute e non respinge la richieste nemmeno di ristoro economico. I rappresentanti dell’azienda bresciano hanno documentato che il ristoro viene girato direttamente alla regione che poi provvederebbe alla distribuzione agli enti locali.
Insomma, in caso di eventuale e indennizzo dovrà essere la regione a pagare?
Esattamente. Ma al momento il nostro obiettivo va ben oltre.
In che senso?
Per noi le direttive dell’Opcm 2009 sono state disattese fino al 2012. Poi dal 2012, la Regione ha stravolto il regolamento imponendo una norma (distanza massima dalle ciminiere di un chilometro e mezzo che non ha alcun fondamento giuridico).
Il classico cavillo per fregare il territorio fatto passare grazie al silenzio complice delle filiere istituzionali Regione-Provincia-Comune?
Non è questo il problema che mi preme ora. Di concerto altri con altri enti locali si sta premendo per emendare e riscrivere questo regolamento regionale capestro su basi scientifiche e logoche.
Quali?
Le compensazioni ambientali (sotto forma di partecipazione anche agli organi di controllo) vanno riconosciute sulla base dell’impatto ambientale reale. Quindi sulla base del trasporto degli inquinati secondo il regime dei venti; sulla base dell’imaptto causato dal traffico veicoler. Criteri oggettivi che si misurano e si vedono
Come i venti che spirano da Acerra verso Maddaloni?
Esattamente. Insomma è un percorso da costruire insieme a quello, non secondario, dei ristori anche economici.

bocchetti