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MADDALONI- Avevamo detto e scritto che Rfi va avanti come un treno. E il treno è arrivato questo pomeriggio: il progetto esecutivo della nuova infrastruttura è stato consegnato nelle mani dell’assessore Giuseppe D’Alessandro. Nemmeno il tempo di redigere e pubblicare la delibera, che sancisce l’approvazione all’unanimità del Consiglio Comunale, che già è pronto il progetto. Rfi sta pressando tutti: il comune, i gestori dei sottoservizi (Tim, Italgas, l’acquedotto comunale) e la Soprintendenza, che in ossequio ad una tradizione di straordinaria lentezza, ancora non ha risposto. La Procura, che segue passo passo tutti gli atti della fase di progettazione, chiede certezza sulla ricostruzione dell’opera. E Rfi è pronta pure all’affidamento delle opere appena approvate. Tempi strettissimi. Se tutto andrà, secondo il cronoprogramma di Rfi, per la seconda metà dell’anno cominceranno i lavori o comunque tutti gli interventi propedeutici all’attivazione del cantiere. Entro la fine del 2020, il nuovo Ponte Vapore dovrebbe essere quasi pronto e forse inaugurato. Con una spesa di circa 2 milioni e mezzo di euro parte il primo progetto di ammodernamento della rete ferroviaria e della viabilità locale. Il Ponte sarà lineare è fungerà da naturale continuazione dell’attuale sede strada di via Cancello. Due ampia carreggiate per ambo i sensi di marcia e due marciapiedi laterali (oggi del tutto inesistenti) da ambo i lati. Una struttura capace, in contemporanea, di soddisfare il transito veicolare sostenuto, quello dei mezzi pesanti e quello (oggi totalmente negato) dei pedoni e dei ciclisti. Ma secondo le ultime direttive, emerse nel Consiglio Comunale, c’è un ferma volontà di restituire a via Cancello l sua vocazione residenziale e fermare il transito del traffico pesante da dirottare sul altri assi viari interprovinciali.  

Redazione