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MADDALONI- Superata ogni forma di sopportazione. Si va in strada. Ai commercianti, a chi risiede e a chi vive in via Cancello interessano ben poco le diatribe burocratico cavillose tra Comune e Soprintendenza sui tempi e le modalità di autorizzazione dei cantieri per l’abbattimento e ricostruzione del «Ponte Vapore». La chiusura dell’ex provinciale Nola-Caserta ha messo in ginocchio l’economia del rione e non solo. Così, i residenti, gli operatori commerciali e gli artigiani hanno comunicato alla Questura che giovedì 5 «terranno un corteo di protesta lungo la strada, trasformata in vicolo chiuso, per poi manifestare eventualmente fino al Comune». E’ solo l’inizio. Si parte con un primo «corteo pacifico di sensibilizzazione». Panetterie, distributori di benzina e mercerie stanno morendo. I numeri parlano chiaro: in sole tre settimane di blocco totale, è stato perso l’80 per cento del volume di affari. Si brancola nel buio e si vive un’attesa indeterminata: non si conoscono i tempi di autorizzazione dei cantieri e nè esiste ancora un sistema di viabilità alternativo. Il vero problema non è l’abbattimento e la ricostruzione del ponte, il vero dramma è che si rischia di morire di burocrazia.

Redazione