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MADDALONI- (di Elio Bove)“Mi scusi Commissario se la interrompo di volta in volta,in maniera che chiariamo. Ci può dire quanti sono attualmente i dipendenti, quanti a tempo determinato e qual è il costo complessivo del personale? Anche degli studenti. Diamo un po’ di cifre”, sempre con la consueta determinazione, la Presidente della Commissione Trasparenza della Regione Campania, Valeria Ciarambino, incalza il Commissario del Villaggio dei Ragazzi, De Luca. “È naturale che nel tempo gli studenti sono diminuiti come numero, perché questa situazione di assoluta incertezza non favorisce le iscrizioni all’interno della Fondazione.Attualmente ne contiamo circa 250 con una quarantina di ragazzi in convitto”, è la risposta in merito alle eccellenze, che il Villaggio vanta e che la Regione Campania continua a sostenere con finanziamenti che coprono i costi dell’attività dell’ente. Gli assenti hanno sempre torto, ma non è il caso della politica. L’importante seduta della Commissione regionale avrebbe dovuto sciogliere anche il nodo di come i finanziamenti regionali transitano in svariati canali: formazione, tribunale, scuole e convitto. Assente è risultata l’assessore Fortini, che avrebbe dovuto chiarire molte cose, soprattutto sui 3 milioni di euro per il futuro della fondazione. La Giunta regionale ha approvato una nuova delibera che conferma l’impegno economico a favore dell’Ente maddalonese. “Abbiamo stanziato in bilancio altri tre milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni. Non voglio assolutamente immaginare che il Tribunale non voglia dare una possibilità a questa Opera straordinaria, in considerazione anche del grande sforzo che la Regione Campania continuerà a sostenere”, ebbe infatti a dire l’assessore Fortini, delegata alla Pubblica Istruzione alla cerimonia di chiusura a Maddaloni del progetto “Scuola Viva”. “Il MIUR annualmente determina l’importo base della retta della Scuola di secondo grado e la determina al disotto del quale non viene inteso il contributo che gli studenti pagano quale corrispettivo, noi siamo molto più bassi”, è quello che ha voluto precisare il Commissario De Luca in Commissione. Ma i dettagli come vengono definiti? “Dei ragazzi che pagano la retta piena, ne saranno 80 o 90, una retta complessiva di 2 mila 500 euro l’anno, mentre il MIUR determina la retta,come corrispettivo annuo – conclude il Commissario della Fondazione – in 6 mila 900 euro. In più, sulla base delle ISEE che presentano i ragazzi, la maggior parte ha una retta assolutamente irrisoria o la gratuità piena”. E i finanziamenti della Formazione professionale entrano nei 3 milioni annui o in un capitolo a parte? E’ su questo versante che non è stata mai fatta chiarezza: il canale della formazione quanto rende all’anno? Quanti contributi sono erogati e sono stati erogati dalla Regione, chi li percepisce e quali soggetti entrano nei contenitori della formazione del Villaggio?  Nel recente passato, a dominare le cronache sulla gestione del Villaggio, è stata l’accusa sull’Istituto Tecnico Superiore, diventato inspiegabilmente un fantasma. Sui corsi, sul personale reclutato, sugli allievi, sui soldi ricevuti dalla Regione, non si sa nulla. E’ forse calato il sipario, visto che nessuno ne parla più? Per quale motivo a Maddaloni si continua a nascondere una realtà così importante? Delle eccellenze di cui si parla, è questo quello che conta di più, se si mettono a confronto le scuole del passato e quelle di oggi, il regime assistenziale di oggi e quello di ieri? (Continua)

Redazione