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Il docente universitario di Maddaloni, proprio in questi giorni, sta ultimando un ricchissimo calendario di incontri con gli studenti alla presenza di prestigiosi ospiti delle istituzioni e della giustizia

Si preannuncia ricco di appuntamenti l’anno scolastico del prof. dott. Antonio Rosario Centore, stimato docente universitario di Maddaloni, da tempo impegnato a divulgare il messaggio della legalità tra i banchi di scuole, coinvolgendo gli studenti in incontri con cariche istituzionali e militari di altissimo profilo. Dopo il grande successo ottenuto lo sorso marzo al Convitto “G. Bruno” con una serie di incontri dedicato alle vittime di mafia (LEGGI IL NOSTRO SERVIZIO), il prof. Centore sta preparando proprio in questi caldi giorni d’estate una serie di proposte che saranno poste all’attenzione sia del mondo universitario che ai dirigenti scolastici delle scuole superiori di primo e secondo grado.

Il prof. Centore con Nicola Alterio, massima autorità della DIA

L’educazione alla legalità si pone non soltanto come premessa culturale indispensabile ma anche come sostegno operativo quotidiano, poiché soltanto se l’azione di lotta sarà radicata saldamente nelle coscienze e nella cultura dei giovani, essa potrà acquisire caratteristiche di duratura efficienza, di programmata risposta all’incalzare temibile del fenomeno criminale. La cultura – dichiara il prof. Antonio Centoreè essa stessa la sfida alla mafia, la scuola è la sfida alla mafia. È la sfida più grossa. La mafia vive di povertà, di povertà educativa, materiale. Le istituzioni devono raccontare. I ragazzi devono avere il possesso della parola“.

Foto di gruppo al termine di un incontro dibattito sulle vittime di mafia
I nuovi incontri allestiti sulla scorta del grande successo ottenuto a marzo con le iniziative dedicate alle vittime innocenti di mafia

Un vero e proprio ciclo di lezioni per divulgare il senso della legalità, che sin dal mese di ottobre vedrà il docente maddalonese impegnato in incontri dibattito dove non mancheranno prestigiose ospitate che permetteranno alla platea di compenetrarsi nel migliore dei modi. “In una reale prospettiva di prevenzione la scuola, deve aiutare gli studenti ad assumersi delle responsabilità, ricordare loro che chi cresce ha diritto all’errore, ma anche alla correzione, sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la legalità conviene e che, laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci può essere criminalità. Per gli studenti – conclude il prof. Centore – riconoscere e accettare. un mondo di regole è sempre un percorso difficile e faticoso“.

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Vincenzo Lombardi