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«Le dichiarazioni di D’Alessandro testimoniano, ma non ce n’era bisogno, quale sia il modo di fare politica di Forza Italia fornendo una ricostruzione del tutto artefatta rispetto alle compensazioni legate ai lavori dell’alta velocità/capacità». Replica così Gaetano Esposito, presidente dell’associazione Democratici per Maddaloni alle accuse rivolte al candidato sindaco del centrosinistra Giuseppe Razzano all’indomani della visita del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro. «I sessanta milioni di euro non sono legati al ristoro che deve dare il governo al Comune per i lavori, ma ad una richiesta che il Comune di Maddaloni ha effettuato a Regione Campania, sfruttando, giustamente, la possibilità di risorse aggiuntive che il parlamentino napoletano mette a disposizione – ha spiegato – rispetto, invece, ai contributi del governo sono 7,5 milioni di euro, i fondi destinati a Maddaloni, cioè il 2% del valore complessivo dell’opera. Come avrebbe potuto discutere Razzano con il sottosegretario di fondi che non sono di sua competenza? Le accuse di D’Alessandro devono, quindi essere lette o come scarsa conoscenza dei fatti, o come cattiva fede… In entrambi i casi un comportamento grave». Esposito, comunque, sottolinea come la coalizione Razzano non ha perso di vista i sessanta milioni di euro chiesti dal comune. «Abbiamo allertato i nostri quattro consiglieri regionali Graziano, Oliviero, Bosco e Zannini per verificare a che punto è la richiesta del comune – ha sottolineato – e per avere tempi certi rispetto allo stanziamento delle risorse aggiuntive».
Ecco il comunicato dell’ex assessore ai lavori pubblici Peppe D’Alessandro.
“Dopo aver letto le dichiarazioni rese dall’aspirante sindaco di Maddaloni, Giuseppe Razzano, in riferimento a quanto affermato dal Sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, sono rimasto sconcertato. La somma di 7,5 milioni di euro annunciata, relativamente alle compensazioni ambientali, non può essere considerata congrua per la città di Maddaloni”. Lo ha dichiarato il candidato al consiglio comunale di Forza Italia, Giuseppe D’Alessandro.
“Mi sarei aspettato che il candidato sindaco, prima di affermare alcunché, si fosse documentato in maniera più approfondita sull’argomento ‘compensazioni ambientali’. Avrebbe scoperto – ha continuato D’Alessandro – che l’iter burocratico che ha portato allo stralcio dello SHUNT nel Comune di Maddaloni è stato alquanto lungo ed articolato ed è sicuramente il frutto della collaborazione stretta dalla precedente amministrazione con il Sottosegretario ai Trasporti De Caro, con il presidente della Commissione regionale Cascone e con i vertici di RFI, con i quali si è sempre discusso dell’enorme risparmio che avrebbe avuto RFI dalla mancata realizzazione dello SHUNT. Si parla di un risparmio di ben 142 milioni di euro dei quali una buona parte era giusto rimanesse sul territorio comunale, al fine di realizzare opere infrastrutturali di compensazione.
Infatti, di comune accordo tra le parti, furono previste tutta una serie di infrastrutture che, successivamente, sono state riprese e portate avanti dal commissario straordinario del Comune di Maddaloni. Queste opere, tra l’altro già proposte e vagliate dalla Regione Campania, ammontano a circa 60 milioni di euro. Sembra abbastanza riduttiva, quindi, la proposta del Sottosegretario di 7,5 milioni di euro, rispetto ai circa 60 milioni già richiesti dal Comune di Maddaloni in base ad un preciso disegno di rinnovamento della città. A tale proposito penso che il candidato sindaco, in virtù della filiera istituzionale più volte ribadita, invece di ritenersi soddisfatto dell’impegno assunto di lasciare il 2% di 375 milioni di euro (somma tra l’altro già prevista per legge) da spendere su tutta la tratta, avrebbe dovuto chiedere, nell’occasione, di impegnarsi a confermare la somma di 60 milioni di euro già richiesta dal Comune, per non sprecare una possibilità per tutta la comunità maddalonese e vanificare il lavoro già fatto in precedenza”.
 

bocchetti