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MADDALONI- Schiaffo al territorio. E’ una notizia che dovrebbe far cadere dalla sedia il sindaco di Maddaloni e quello di Marcianise (oggi sostituito dal commissario straordinario). Ma soprattutto dovrebbe scatenare la reazione stizzita delle forze politiche e di quanti ambiscono ad un posto in prima fila nelle prossime elezioni regionali. Invece, come sempre impera il silenzio. Parlano solo i sindacati regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Orsa, Ugl Ferrovieri e Fast Mobilità. Altro che sviluppo dello scalo merci ferroviario Maddaloni-Marcianise: gli impianti di manutenzione lombardi cancellano il cuore delle logistica casertana. Presso le officine meccaniche per la manutenzione dei locomotori, al peggio non c’è mai fine. Dopo il licenziamento degli addetti, ha fatto capolino l’internalizzazione della gestione delle commesse. Adesso, a sopresa, Mercitalia punta al trasferimento di tutto l’intero settore della manutenzione in altre regioni. Scatta l’allarme e la richiesta di «chiarimento urgente» delle segreterie regionali . La nota di denuncia parla chiaro: «Giungono notizie sulle attività manutentive affidate a terzi in quanto Mercitalia non voglia più internalizzarle, lasciandole sul territorio, ma di trasferirle in altra regione». Si svuota ancora lo scalo merci più grande del Mezzogiorno. Così, i progetti di potenziamento, paventati con l’inaugurazione del trasporto merci veloci MercitaliaFast, subirebbero una grave battuta di arresto. A questo i sindacati lamentano un impoverimento delle competenze del personale locale, non adeguatamente formato e rimpiazzato da maestranze provenienti da altri territori. Un problema, apparentemente tutto interno al Gruppo Fs, è diventata una questione di rilevanza nazionale. Secondo i sindacati si scorge «l’inizio della fine di un settore strategico e di un impianto logistico fondamentale per tutto il sud». Oltre alla contestazione delle scelte strategiche, le segreterie regionali del settore trasporti denunciano il permanere di annose problematiche mai risolte: «Distribuzione dei carichi di lavoro; corretta applicazione dei tempi accessori; logistica (mancanza spogliatoi); condizioni di accesso allo scalo; stato servizi igienici in officina causa mancanza di acqua».

Redazione