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Qualche giorno addietro l’AMBC aveva reso noto il mancato accoglimento da parte del Ministero delle infrastrutture dell’istanza presentata dall’Ente Idrico Campano – EIC, relativa al progetto (che avrebbe dovuto attuare l’Idrico Terra di Lavoro Spa, l’ex Consorzio Idrico) denominato: “Interventi digitalizzazione e distrettualizzazione reti di distribuzione ambito distrettuale Caserta per controllo ottimale ed implementazione azioni finalizzate alla riduzione delle perdite idriche”, a causa dell’assenza della convenzione di gestione. Per colpa di chi gestisce attualmente l’EIC e l’ex Consorzio Idrico abbiamo perso la bellezza di 50milioni di €. Un danno enorme per il nostro sistema idrico: https://giornalenews.it/ambc-lex-consorzio-idrico-perde-50-milioni-di-euro-di-fondi-pnrr/.

Non possiamo perciò che condividere l’ottima iniziativa del deputato Giampiero Zinzi, che ha presentato su questa vicenda e, in generale, sul funzionamento di questo Ente, un’interrogazione al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per chiedere di avviare l’esercizio delle attività di controllo e sostitutive di competenza, previste dall’articolo 152 del decreto legislativo n. 152 del 2006, affinché, attraverso un commissario ad acta, sia garantita ai cittadini del distretto di Caserta l’efficienza del servizio idrico integrato: https://www.casertanotizie.com/politica/2024/05/21/servizio-idrico-interrogazione-di-zinzi-su-commissario-ad-acta-per-distretto-caserta/. E speriamo che anche gli altri deputati casertani e campani si attivino, ribadendo l’istanza di commissariamento, indispensabile per uscire fuori dalle tante illegittimità e, soprattutto, per scongiurare il disastro.

Come si ricorderà, l’operazione che ha portato l’ex Consorzio idrico di Terra di Lavoro a diventare il gestore  (addirittura in house) dell’EIC è stata fortemente contestata dall’Autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato (l’Antitrust), che è arrivata a ricorrere al TAR: https://casertace.net/esclusiva-l-antitrust-boccia-e-va-al-tar-laffidamento-dei-servizi-integrati-dei-104-comuni-allex-consorzio-idrico-caproni-di-casertani-leggete-almeno-per-una-volta-per-capire-in-che-merdaio/. E sappiamo che il TAR in autunno dovrebbe interessarsi della vicenda.

Noi intanto ancora una volta facciamo presente che la trasformazione del Consorzio Idrico in Spa è avvenuta illegalmente in quanto i Comuni che facevano parte del Consorzio (solo alcuni Comuni della provincia di Caserta appartenevano a tale Consorzio) non hanno mai coinvolto i rispettivi Consigli comunali nella decisione di trasformare il Consorzio in Spa. E, come si sa, tale competenza è per legge posta esclusivamente in capo ai Consigli comunali. Quindi, la trasformazione che ha dato vita alla Spa è illegittima! E ciò al netto dei debiti enormi che aveva accumulato l’ex Consorzio (Che fine hanno fatto? Chi li paga?), della cattiva gestione portata avanti negli anni e delle gravi responsabilità di chi lo ha gestito. Questioni che non possono assolutamente “passare in cavalleria”.

Si, il Distretto di Caserta dell’EIC va commissariato (e non riusciamo proprio a capire l’inerzia del presidente De Luca su tutta questa brutta vicenda) e va fatta luce sull’ex Consorzio Idrico di Terra di Lavoro, un Consorzio (tecnicamente fallito) di alcuni comuni casertani, illegittimamente trasformatosi in Spa e imposto come soggetto in house (ma chi esercita il controllo analogo, i soli Comuni soci della Spa, tutti i Comuni della provincia o l’EIC?) per tutti i Comuni della provincia, accertando e perseguendo le gravi responsabilità gestionali (a partire dagli enormi danni erariali) di chi lo ha amministrato in tutti questi anni.

Chiudiamo con una segnalazione. L’AMBC, che fin da subito ha aderito a “La Via Maestra” (https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/la-via-maestra-i-promotori-e-le-adesioni-in-aggiornamento-dmy3zulw), segnala – infine – la Manifestazione Nazionale che ci sarà domani, 25 Maggio, a Napoli, “Per un’Italia capace di futuro, per un’Europa giusta e solidale.” “La Costituzione – si legge nell’appello diffuso da “La Via Maestra” – continua ad essere il nostro programma politico: per la democrazia, per la pace, per il clima, per la giustizia sociale, per il lavoro dignitoso, per dare un futuro sostenibile a questo Paese”. Il corteo, il cui concentramento è previsto per le ore 13:30 in piazza Mancini, sfilerà poi per le vie di Napoli fino a raggiungere piazza Dante dove si terranno gli interventi dal palco. Il camper dei diritti  della FLC CGIL “Stesso Paese stessi diritti” sarà alla partenza per accogliere i manifestanti e per raccogliere le firme sui 4 referendum: alla manifestazione sarà possibile sottoscrivere i quesiti, sia in modalità cartacea che in modalità online.

Redazione