Mancano circa tre mesi alla tornata elettorale e, mentre i toni iniziano ad inasprirsi, gli scenari iniziano a delinearsi:
Andrea De Filippo con Maddaloni nel Cuore, insiste con il progetto civico con il quale ha sfiorato l’impresa nel 2013. Dopo aver alzato bandiera bianca, De Filippo, ha legittimamente cambiato idea, mantenendo però una linea coerente rispetto alla visione politica, programmatica ed elettorale; il leader di Maddaloni nel Cuore, infatti, ha riproposto lo stesso schema in virtù della validità dello stesso che non implica riferimenti istituzionali che, a suo dire, niente hanno fatto per la città in termini di supporto e contributo. A quanto pare, la proposta politica dell’agente assicurativo, sta avendo riscontri importanti e l’abbandono durante la scorsa consiliatura di praticamente tutti i suoi consiglieri eletti, non deve indurre a sottovalutare la forza elettorale di De Filippo.
Peppe Razzano, vincitore delle primarie, sta cercando con tutte le forze di allargare la coalizione di centrosinistra che, farà a meno di Flavio Smarrelli, suo competitor alla consultazione del 22 gennaio e di alcuni che hanno sostenuto l’ex assessore di Michele Farina come Angelo Schiavone, Carlo D’Angelo, i Giovani Democratici.
Razzano, dovrà essere abile nel ricostruire il Partito Democratico anche sulla scorta del probabile non supporto della famiglia Sabba, della famiglia Sforza e di Enzo Correra, sempre avverso alla proposta Razzano. Chi invece sarà al fianco dell’ex senatore accademico, sarà Alfonso Ventrone, Maurizio Reitano, Vincenzo Santangelo, Angelo Campolattano, Francesco Costantino, Benedetta Del Vecchio, Marco Lombardi, Gaetano Esposito. Razzano, sarà sostenuto anche da Campania Libera, Calatia Libera, Centro Democratico e probabilmente dall’UDC. Con i centristi, le trattative proseguono da tempo in maniera costante.
Gigi Bove, forte della presentazione del patto per la città, prosegue il suo percorso con cinque liste a sostegno. La campagna elettorale dell’ex consigliere comunale ed ex assessore all’ambiente con Antonio Cerreto, si svolge prevalentemente lontano dagli studi privati di professionisti, bensì in strada, armato di macchina fotografica e block notes raccogliendo le istanze dei cittadini. Bove, da parte sua, può contare su una forte e robusta opposizione, effettuata nei confronti della scorsa amministrazione comunale, terminata come ormai tutti sappiamo.
Capitolo Alfonso Di Nuzzo; a quanto pare, il Giudice, ha chiesto alcune garanzie affinché possa ufficializzare la sua candidatura che tradotto vuol dire cinque liste a sostegno.
Su Di Nuzzo, c’è sempre stato l’ex sindaco Antonio Cerreto, oggi leader di Progetto Maddaloni. Successivamente, quindi recentemente, anche i dissidenti del PD con Smarrelli ed il suo entourage hanno incontrato il papabile nome di Tonino Cerreto ma, il problema più grosso, anzi, forse l’unico, è proprio la presenza di Cerreto, ex sindaco PDL. Una questione identitaria? Forse più di primogenitura.
Welcome Maddaloni, Claudio Petrone. Il dirigente scolastico del Villaggio dei Ragazzi con al suo fianco Rescigno e Magliocca, ha sviluppato gli stati generali trattando tematiche di forte impatto mediatico. Ideatore della candidatura di Petrone, è Giacomo Lombardi, ex presidente del consiglio comunale. Petrone, come Lerro e Di Nuzzo, ancora non ha ufficialmente “ammesso” pubblicamente di coltivare la velleità di partecipare alle prossime elezioni amministrative in qualità di candidato a sindaco.
Come dicevamo, anche Enzo Lerro, assessore uscente ai servizi sociali, ancora ufficializza ma, con tutta probabilità, sarà il candidato sindaco del centrodestra con Forza Italia. A sostegno di Lerro, ci saranno Antonio De Rosa, Carfora, Lutri e parte dell’ultima maggioranza di governo. Una candidatura identitaria, che mira a confermare la coalizione di centrodestra al governo della città di Maddaloni.
M5S: si aspetta l’ok dal blog per il meetup di Maddaloni, con gli amici di Beppe Grillo e gli altri attivisti pentastellati. I nomi sono quelli di Marianna Iorio, ex candidata a sindaco alle amministrative 2013, Luca Biscardi e l’avvocato Di Nuzzo.
Il direttore artistico Pasquale Giordano, non si ferma, anzi, Giordano, con una campagna elettorale dai toni ai limiti della querela, sta ottenendo parecchie simpatie della società civile che vede nella proposta “Giordaniana” forse, il vero voto di mera protesta.
Infine Enzo Bove. Prima della scissionedel PD, l’ex assessore aveva già dato piena disponibilità al PD ed a Peppe Razzano. Con la spaccatura del centrosinistra, Bove ha deciso di candidarsi alla carica di primo cittadino con il suo storico movimento politico, Uniti per Maddaloni. Durante la conferenza stampa di venerdì, Bove ha comunque detto di essere disponibile a fare un passo indietro e convergere con il centrosinistra, qualora dovessero esserci le condizioni di una comune visione programmatica e, aggiungiamo noi, di una coalizione forte.