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CASAL DI PRINCIPE- Oltre le relazioni tecniche, le valutazioni professionali e la mobilitazione istituzionale. Presentati i progetti realmente sperimentati dagli operatori impegnati contro il radicato fenomeno della ludopatia. E la comunità Leo Amici ha dato il suo contributo a la campagna “Mettiamoci in gioco contro l’azzardo”, che si è tenuta il 14 giugno a Casal di Principe, finalizzata a catalizzare esperienze già attuare sul territorio campano per costruire percorsi anche per l’agro-aversano e il litorale domitio. Cose molto concrete perchè si lavora in coordinamento così come è nello spirito di “Mettiamoci in gioco…contro l’azzardo”. Non è affatto un ciclo di conferenze. Si tratta di cose molto concerete che affondano le loro ragioni nella carne vive della nostra quotidianità per un fenomeno ritenuto pervasivo e spesso, anzi quasi sempre, sottovalutato o non riconosciuto. Bastano i numeri a a dare l’estata dimensione: la “terza impresa” (per fatturato) del nostro Paese. Basta questo dato per far inserire in maniera più esplicita il tema del gioco d’azzardo tra le dipendenze in modo da attivare una serie di iniziative di cura ma soprattutto di prevenzione.
Anche questa dipendenza genera non solo un disagio sociale ma anche un costo a carico del sistema sanitario, cui bisogna far fronte come per tutte le altre forme di dipendenza, quali droghe, alcool ecc. Stiamo parlando di un giro enorme. Ancora una volta le cifre dovrebbero fare riflettere e indurre ad un’azione preventiva: si tratta di un giro enorme di macchinette mangiasoldi presenti sotto casa, una ogni 150 abitanti. Dal gratta e vinci alle sale Bingo, dal video-poker alle slot machine.

Redazione