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MARCIANISE- Dopo essere stato giubilato e mortificato a colpi di fake news, Francesco Mennella riceve un significativo riconoscimento. E senza intermediazioni, e a cuore aperto, Mennella spiega le ragioni della sua scelta e del rinnovato impegno:

Francesco Mennella

Cari amici, voglio condividere con tutti voi questa gioia:
Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Giorgio Magliocca, in riconoscenza del mio impegno decennale nel sociale, ha voluto affidarmi la responsabilità delle politiche scolastiche e culturali della provincia di Caserta. Tale incarico ha rinvigorito l’entusiasmo che ho sempre nutrito nei confronti della politica e della partecipazione attiva alla vita sociale e culturale del mondo che mi circonda.
Non vi nascondo la perplessità di qualche amico per questa mia scelta di campo: il mio impegno con una forza politica tradizionale, ad alcuni di voi potrebbe far storcere il naso. Vi chiedo di giudicare serenamente, senza cedere alla facile tentazione del pregiudizio tout court. A voi, come a loro, intendo raccontare, col cuore in mano, l’esperienza, prima ancora di vita, che infine mi ha convito ad abbracciare questa nuova sfida.
Ho incontrato Giorgio Magliocca per la prima volta circa un mese fa, rispondendo ad un suo accorato invito: in seguito ci siamo intrattenuti in lunghe chiacchierate amichevoli, da cui sempre trasparivano tutta la sua umanità e la sua competenza politica: una storia di impegno fattivo, il desiderio mai sopito di realizzare qualcosa di concreto per la nostra società; si è stabilito da subito un feeling (chi mi conosce bene sa che mi lascio trasportare dalle sensazioni ) ed un rapporto di affettuosa amicizia. Giorgio ha infine vinto le mie reticenze, raccontandomi, con un trasporto ed un afflato sincero che di rado ho ravvisato negli uomini politici incontrati sul mio cammino, del suo impegno nella provincia di Caserta per un reale rinnovamento di Forza Italia. Un rinnovamento che non possa prescindere dal coinvolgimento di persone perbene che abbiano realmente a cuore le sorti della Nostra Terra. Ecco perché ho deciso di abbracciare questo nuovo progetto, di stargli a fianco.
I partiti, come i movimenti, si trasformano con il trascorrere del tempo e si adattano ai cambiamenti; i riscontri, positivi o negativi, dipendono dalle persone che con la propria partecipazione ne determinano l’evoluzione.
L’incarico affidatomi non occupa un ruolo di carattere politico-organizzativo, ma di tendenza culturale, capace di rispondere alle richieste espresse dalla gran parte della gente, dagli italiani che la mattina si svegliano per andare a lavorare o dai giovani diplomati o laureati in cerca di un lavoro o di una attività nella quale realizzarsi e realizzare i propri sogni, dai giovani che si preparano con sacrificio e che vorrebbero avere la certezza di essere valutati per le proprie capacità e la loro preparazione.
Abbiamo bisogno di imporre una cultura dell’onestà e dell’impegno, del duro lavoro e dell’abnegazione che esalti il merito, che soppianti l’atavico malcostume del favoritismo, che inevitabilmente conduce alla corruzione. La cultura di una società sicura, con regole precise e rispettate; una società produttiva dove il benessere generato possa offrire solidarietà ed opportunità di welfare anche agli ultimi, ai meni fortunati: superiamo l’attuale clima di odio che si limita a fomentare una guerra indegna fra poveri e disperati, diventiamo insieme promotori di un rinnovato clima di crescita solidale e coesione sociale.
Dobbiamo credere nella scuola, nell’università e nella ricerca.
La scuola, oggi sempre più agenzia educativa e di riferimento; cerniera fra famiglia e comunità. Una scuola sempre più aperta all’esterno con mezzi e personale adeguato. Una sempre meno proiettata ad elargire un acritico nozionismo, ma pronta a fornire strumenti culturali per formare menti libere ed emancipate.
Non so cosa sarò in grado di realizzare, ma il mio impegno, come sempre, andrà in questa direzione.
Io, speriamo che me la cavo.

Redazione