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Il 30 settembre la presentazione di una fatica editoriale riconosciuta come patrimonio culturale dello sport campano. Tra gli ospiti l’indimenticato Direttore del “Giro”, Carmine Castellano

Il grande ciclismo torna a casa. Il Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni riabbraccia le due ruote e la sua storia ospitando una bellissima iniziativa che unisce sport, editoria e quel pizzico di sano romanticismo. L’occasione è data dalla presentazione del libro “Il Giro Racconta”, ultima fatica editoriale del prof. Gian Paolo Porreca, medico per passione e scrittore per vocazione come lui stesso ama definirsi. Un autentico poeta delle due ruote che ha confezionato un libro (Le Varie Editore), considerato patrimonio storico e letterario dello sport campano.

Il prof. Porreca, supportato dalle intrusioni dei famosi giornalisti Gianfranco Coppola e Gian Paolo Ormezzano, racconta, nelle 265 pagine, i 115 arrivi del Giro d’Italia in Campania. Un viaggio nel viaggio, dal 1909 al 2021, un tuffo di campioni, emozioni, aneddoti, vittorie, sconfitte e soprattutto una meravigliosa cartolina composta da 34 città, 34 comuni della Campania che hanno ospitato il Giro d’Italia, spesso con tappe epiche e decisive per la classifica finale della corsa rosa. Non può essere assolutamente un caso che sia proprio il Villaggio dei Ragazzi ad ospitare l’evento in calendario il prossimo 30 settembre (alle ore 10.30) nella Sala Chollet della Fondazione maddalonese.

La locandina dell’evento

Dici Villaggio dei Ragazzi e pensi al Giro d’Italia, Don Salvatore D’Angelo, Hinault, Moser, Rominger, Bugno, Pantani, Cipollini, Chiappucci, Contador, Scarponi, Nibali e tanti altri, campioni e gregari, transitati lungo le strade della città perché come ha sempre ricordato Amedeo Marzaioli, anima ed architetto dell’arrivo di ben nove edizioni della corsa a Maddaloni, “non esiste una via della città dove non sia transitato il Giro”.

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Nel libro di Porreca anche storie di gregari e ciclisti campani che hanno lasciato un segno nella storia di uno degli eventi più amati e seguiti del Paese

Una storia nata negli anni Sessanta con Don Salvatore che apre le porte del suo “Villaggio” alla San Pellegrino di Gino Bartali e del campionissimo Alberto Marzaioli. Il libro, ovviamente, esalta lo spirito di accoglienza e il profondo legame di tutta la Regione con il Giro d’Italia. Un libro dove statistiche e classifiche vengono coraggiosamente messe in secondo piano. Dalla Napoli di inizio Novecento (18 maggio 1909 per la precisione) quando Giovanni Rossignoli vince lo sprint in zona Capodichino, passando per il giugno del 1968 quando per l’unica volta il Giro si concluse a Napoli con l’apoteosi del “cannibaleEddy Merckx, oppure la Roma-Napoli del 1953 con la vittoria di Pasquale Fornara e Fausto Coppi che si avvia a vincere il suo ultimo Giro, quinto complessivo in carriera.

Don Salvatore D’Angelo, Gino Bartali e la S. Pellegrino al Villaggio dei Ragazzi
Ritorna al “Villaggio dei Ragazzi” anche Christian Moreni, vincitore della Terracina-Maddaloni del 2000, ultima maglia rosa celebrata da Don Salvatore D’Angelo

Come dimenticare la prima volta di Baia Domizia nel 1986 con Bontempi, Saronni, Visentini ed ovviamente Moser che un anno prima, maggio 1985, nella romanzata cronometro Capua-Maddaloni perse maglia rosa e Giro d’Italia surclassato, un po’ a sorpresa, un po’ no, da Bernard Hinault. Il “Giro Racconta” è anche Super Mario Cipollini che disintegra tutti ad Aversa nel 1992 e Danilo Di Luca che vola sulle salite di Montevergine nel 2007 e il Golfo di Napoli con Ischia, Forio e Sorrento che nel 2013 accompagnano la “Squalo” Nibali verso il successo.

Campioni, vittorie, sconfitte, gregari e tanta Campania: “Il Giro Racconta” è un poetico tuffo in oltre un secolo di due ruote

Un libro dove la penna di Gian Paolo Porreca bagna la storia con i sentimenti, tratteggiando i ricordi di Giulio Messina, primo e unico beneventano al Giro d’Italia, Carmine Saponetti da Vigne di Sessa Aurunca, due vittorie al Giro negli anni Trenta, Francesco Miele e Carmine Preziosi, sudore e biciclette dall’Irpinia nelle corse rosa degli anni Sessanta, Gigi Mele da Calvi Risorta che nel 1964 sfiora l’impresa al Vigorelli di Milano. Impresa come quella di Cristian Moreni datata 15 maggio 2000 dove, sotto il nubifragio della Terracina-Maddaloni, vince tappa e maglia rosa tra l’abbraccio commosso di Don Salvatore D’Angelo che lo attende nel grande cortile del “Villaggio dei Ragazzi“, prima di lasciare, tra altre lacrime, stavolta di dolore, la sua Opera esattamente quindici giorni dopo.

Carmine Castellano con Amedeo Marzaioli

Cristian Moreni sarà l’ospite d’onore dell’evento di presentazione del libro. L’ex ciclista tornerà il 30 settembre nei luoghi che hanno fatto da cornice ad uno dei momenti più esaltanti della sua carriera. Con Amedeo Marzaioli, Luigi Marzaioli ed Angelo Letizia immarcescibili organizzatori dell’evento, saranno presenti anche il Commissario Straordinario del “Villaggio”, Felicio De Luca, il sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, il Presidente dell’USSI, Gianfranco Coppola, Carmine Castellano, indimenticato Direttore del Giro d’Italia, Giuseppe Cutolo, Presidente Regionale della FederCiclismo, Michele De Simone, delegato provinciale del CONI. Per espressa volontà del Comune di Maddaloni e dell’assessore al Turismo e allo Spettacolo, Caterina Ventrone, l’evento rientra nel programma ufficiale dei festeggiamenti di San Michele Arcangelo, patrono della città.

15 maggio 2000: Don Salvatore e Cristian Moreni in “rosa”
Vincenzo Lombardi