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Partita complicata al Maradona: azzurri sotto a sorpresa dopo il primo gol in Serie A di Zirkzee, Juan Jesus pareggia i conti. Nella ripresa le reti di Lozano e Barrow, decide Osimhen

Messa da parte la qualificazione agli ottavi di Champions League raggiunta a suon di record e prestazioni, il Napoli si cala nuovamente nella realtà del campionato. Lo fa dopo aver assistito alla vittoria dell’Atalanta primatista da qualche ora e ai successi di Juventus e Inter, che, al di là di qualsiasi considerazione, restano pur sempre delle concorrenti. Perché come ama ripetere Luciano Spalletti, siamo ancora all’inizio. Ancora non s’è fatto nulla e dunque c’è tempo e possibilità per tutti. L’avversario, il Bologna, qualche era calcistica fa sarebbe stato inquadrato nella definizione di “partita trappola“. Ma gli azzurri hanno già dimostrato di non prendere nulla sotto gamba, specie se sulla panchina felsinea siede uno che già ha fatto male ai partenopei proprio al “Maradona“. Specie se le partite diventano più complicate del previsto.

L’aggressività messa in campo fin dai primi minuti è testimonianza di una forma mentis che sembra ormai acquisita: si affronta tutti nello stesso modo, che ci si chiami Liverpool o Bologna. L’idea è quella di comandare il gioco, andando immediatamente alla ricerca del gol, sottolineando la propria vocazione iper offensiva. Mentre i rossoblù devono fare i conti con la difficoltà di manovra di fronte alla pressione azzurra, i partenopei devono prendere le misure nei confronti di una difesa felsinea lascia passare poco o nulla.

Almeno fin quando il Napoli non decide di aumentare i giri, collezionando una serie di occasioni fallite che alla fine risultano troppe. Un’imprecisione sotto porta – ma anche in alcune scelte negli ultimi metri – a cui non si era abituati, vista la facilità degli azzurri di trovare la via del gol del quest’anno. La regola del calcio non scritta si conferma ancora una volta: il Bologna verso la fine del primo tempo trova coraggio, prima spaventa i partenopei, poi Zirkzee sigla il suo primo gol in Serie A. Napoli subito in avanti, Juan Jesus rimedia alla rete rossoblù prima che Cosso mandi tutti negli spogliatoi.

Spalletti, probabilmente poco contento, pesca subito nuove frecce dal suo arco: dentro Osimhen e Lozano, fuori Raspadori e Politano. Il messicano ripaga subito il tecnico toscano capovolgendo il risultato. Il vantaggio dura poco istanti, sul tiro da lontano di Barrow c’è l’intervento errato di Meret ed è di nuovo parità. Il Napoli si riversa in avanti, il Bologna non fa barricate, non ha paura di giocarsi le sue carte e quando riparte dà la sensazione di poter far male. Momento di difficoltà per gli azzurri, poi la palla arriva a Kvaratskhelia, verticalizzazione per Osimhen e terzo gol partenopeo. I rossoblù non demordono, Zielinski ha la palla del ko ma la traversa gli dice di no, mentre Skorupski salva su Lozano. Brividi finali per un’uscita a vuoto di Meret, ma il Napoli agguanta la decima vittoria consecutiva e si riprende la testa della classifica.

TABELLINO

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim Min-jae, Juan Jesus, Mario Rui (76′ Olivera); Ndombele (71′ Elmas), Lobotka (82 Demme), Zielinski; Politano (46′ Lozano), Raspadori (46′ Osimhen), Kvaratskhelia
A disposizione: Sirigu, Marfella, Ostigard, Zanoli, Zedadka, Zerbin, Gaetano, Simeone. Allenatore: Spalletti

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Posch (77′ Lykogiannis), Bonifazi, Lucumi, Cambiaso (88′ De Silvestri); Medel (71′ Moro), Ferguson; Aebisher (77′ Sansone), Dominguez, Barrow; Zirkzee
A disposizione: Bardi, Raffaelli, Sosa, Soumaoro, Soriano, Orsolini, Raimondo. Allenatore: Thiago Motta

Arbitro: Cosso di Reggio Calabria Var: Valeri Avar: Abbastista
Reti: 41′ Zirkzee 45′ Juan Jesus 49′ Lozano 51′ Barrow 69′ Osimhen
Ammoniti: Dominguez (B), Skorupski (B), Sansone (B), Lykogiannis (B)
Angoli: 6-4
Recupero: 0′ p.t., 4′ s.t.

Luigi Ottobre