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Un autogol di Ismajli e il diciannovesimo gol in campionato di Osimhen portano altri 3 punti alla squadra di Spalletti che continua a volare in classifica

Lo scorso aprile, sette minuti di follia permisero all’Empoli di rimontare dallo 0-2 al 3-2 finale. Le conseguenze furono l’addio definitivo – ma non c’erano più dubbi – allo scudetto e la rabbiosa reazione dei tifosi del Napoli, che conferirono un retrogusto amaro alla positiva stagione degli azzurri, impegnati nella lotta con Milan e Inter per la vittoria del tricolore. Una sconfitta che fece addirittura passare in secondo piano l’agile qualificazione in Champions League, che mancava all’appello da due anni e che oggi vedono i partenopei protagonisti.

E se quel brutto ko segnò la posa della prima pietra della mentalità che finora la squadra di Spalletti ha mostrato? Semplice riflessione, da porre in secondo piano, dal momento che ancora una volta il Napoli è chiamato a dare – e così sarà fino alla fine dei giochi – un’ulteriore prova di se stesso, in un campo in cui gli azzurri sono usciti vittoriosi una sola volta in 13 incontri. Non sono permessi distrazioni, pause, deconcentrazione e euforie preventive.

Bello vedere entrambe le squadre cominciare la manovra dal basso, nel tentativo di saltare la pressione e dirigersi verso la porta avversaria. Così come è bello vedere l’Empoli non snaturarsi e decidere di affrontare il Napoli secondo la sua idea di gioco, senza barricate e a viso aperto. Se da un lato l’atteggiamento dei toscani porta inizialmente gli azzurri a dover rincorrere, dall’altro lascia degli spazi che i partenopei dovrebbero sfruttare, ma con meno frenesia e più precisione.

Alto il ritmo del match, i partenopei iniziano a prendere il controllo con un giropalla ragionato e paziente da una parte all’altra del campo. Ma è da un calcio piazzato che arriva il vantaggio sulla sfortunata autorete di Ismajli. C’è la reazione da parte dei ragazzi di Zanetti, mentre il Napoli comincia a comprimere l’Empoli nella propria metà campo e ancora dagli sviluppi di una palla inattiva arriva il 19° gol di Osimhen. Solo Vicario evita la doppietta del nigeriano, la traversa il tris di Kim. Primo tempo di totale dominio azzurro.

NAPOLI IN 10 NELLA RIPRESA

Accenno di reazione dell’Empoli nella ripresa, la solidità e l’aggressività del Napoli è tale da riprendere subito in mano il controllo della gara e andare a caccia del gol che chiuderebbe i conti. A complicare il match degli azzurri però è la sciocchezza di Mario Rui. Rosso diretto per un fallo di reazione, il portoghese costringe i partenopei a giocare in inferiorità numerica per 23 minuti. Toscani che provano a sfruttare l’uomo in più, Spalletti cambia per risistemare la sua squadra che, nonostante tutto, non si smarrisce e con il possesso tiene lontano i ragazzi di Zanetti dalla propria area. Anzi, sono ancora gli azzurri a condurre il gioco e a essere pericolosi. Nessun sussulto dell’Empoli, il Napoli vince ancora: ottava vittoria consecutiva e Inter nuovamente a -18.

TABELLINO

Empoli (4-3-1-2): Vicario; Ebuehi (68′ Stojanovic), Ismajli, Luperto, Parisi; Henderson (67′ Grassi), Marin, Haas (76′ Pjaca); Baldanzi; Satriano (77′ Vignato), Piccoli (57′ Caputo)
A disposizione: Perisan, Ujkani, Walukiewicz, de Winter, Cacace, Tonelli, Degli Innocenti, Fazzini. Allenatore: Zanetti

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min-jae, Mario Rui; Anguissa (93′ Ndombele), Lobotka, Zielinski (93′ Gaetano); Lozano (70′ Olivera), Osimhen (84′ Simeone), Kvaratskhelia (71′ Elmas)
A disposizione: Gollini, Marfella, Bereszynski, Ostigard, Juan Jesus, Demme, Zedadka, Zerbin, Politano. Allenatore: Spalletti

Arbitro: Ayroldi di Molfetta Var: Fabbri Avar: Longo
Reti: 17′ Ismajli (AU) 28′ Osimhen
Ammoniti: Henderson (E), Grassi (E), Lozano (N) Note: espulso Mario Rui al 67′
Angoli: 4-13
Recupero: 1′ p.t., 6′ s.t.

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Luigi Ottobre