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La giunta calatina, per iniziativa dell’assessore Ventrone, ha proposto l’adesione al Manifesto degli Stati Generali delle Donne nel giorno in cui si celebra la loro festa

La rete della “Città delle donne“ è nata da un progetto degli Stati Generali delle Donne lanciato a Matera nel 2019. Donne e uomini provenienti da tutte le regioni italiane per creare una rete nazionale che unisca grandi città e piccoli paesi, con l’obiettivo immediato di dare concretezza alle idee, alle proposte e progettualità di tante e tanti per ridisegnare le città con lo sguardo delle donne. Al centro dell’agenda politica la tutela e valorizzazione dei bisogni di tutte le persone da realizzare attraverso un’alleanza basata sul fare.

Tante le grandi città, ma anche i piccoli comuni, che hanno aderito, attraverso le Ambassador, al Manifesto degli Stati Generali delle Donne e adottato la delibera “Città delle donne”

È quanto accaduto anche a Maddaloni, su proposta dell’Assessore Caterina Ventrone. Si tratta di un atto politico importante per la diffusione di una cultura di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità e realizzare azioni positive per dare concretezza agli intenti prefissati e di darne ampia diffusione anche con l’affissione agli ingressi delle Città e dei Paesi di uno o più cartelli stradali che riproducono il logo delle “Città delle Donne.

Tra gli obiettivi anche quello di sensibilizzare alle politiche di gender mainstreaming, incoraggiare, supportare e accompagnare attivamente la ricerca di soluzioni per risolvere lo squilibrio determinato della disoccupazione femminile, favorire l’integrazione delle donne, aumentare e sostenere la presenza femminile in tutte le sfere della società. Ma anche costruire politiche efficaci di contrasto alla violenza maschile sulle donne.

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Luigi Ottobre