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MADDALONI- Ancora scudisciate sulla schiena dei maddalonesi che pagano. Se fosse ancora con noi il compianto Giuseppe Procino (il primo che cominciò a denunciare pubblicamente la pratica ammnistrativa dello scarico sui contribuenti inermi delle inefficienze accumulate dal Comune) parlerebbe ancora di scudisciate. Ad agosto si può: approfittando delle distrazioni feriali, il Comune bancarottiero, si scatena nell’esigere tributi anche strampalati. Si è cominciato con la stangata dalla Tari: pagamento della monnezza a livelli stellari in cambio di un servizio scadente. Un atto di prevaricazione bissato dalla distribuzione delle cartelle del ruolo idrico 2016. Quelle distribuite, in cambio della modica cifra di tre euro e mezzo, dalla Iap ovvero l’azienda più amata dagli ultimi due Consigli Comunali di Maddaloni durati più di un mese. Il primo si chiuse con la dichiarazione di dissesto finanziario. Il secondo con lo scioglimento anticipato per gli arresti degli ex amministratori. Una vera eccellenza. Eppure nessuno se ne ricorda. Nemmeno gli smemorati ex amministratori ed ex consiglieri comunali che furoreggiano su facebook. Sforzate la vostra memoria. Nel frattempo, la Iap sta distribuendo il ruolo acqua 2016, dopo aver distribuito, ad inizio anno, quello 2015. Tutto bene se non fosse che parlare di distribuzione è un eufeismo: l’addetto arriva nei condomini scarica il malloppo indifferenziato di missive. Agli utenti maddalonesi, trattati con lo scudiscio, toccherà ovviamente pagare. Ma anche recuperare le missive depositate alla meglio. Ai più fortunati, la cartella arriverà nella casella postale. Gli altri dovranno arrangiarsi. Aspettare il prossimo passaggio del corriere o andare alla Iap per recuperare il bollettino. Auguri. Restano aperte delle domande senza risposta: che senso ha distribuire le cartelle in un periodo feriale quando la maggior parte degli utenti non sono reperibili? Perché l’esternalizzazione del servizio deve essere svolta da un’ulteriore ditta esterna, quando il Comune può a costi modici servizi di una struttura multiservizio che già è operativa? Perchè pagare di più per ottenere di meno? Questo vale per la monnezza, per l’esternalizzazione dei tributi e non solo. Ci aspettiamo una risposta argomentata da uno dei 48 consiglieri comunali che hanno frequentato il civico consesso (quelli durati più di una seduta). Siamo tutti orecchi. Pendiamo dalle vostre labbra. Trovate un senso logico in questa follia ammnistrativa. 
bocchetti