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Match tiratissimo tra capitolini e partenopei, ma le migliori occasioni sono del Napoli: decide un capolavoro del nigeriano

Dieci partite, 8 vittorie e due pareggi. Il miglior attacco del campionato, un gioco a tratti spettacolare osannato in Italia e in Europa. Eppure, il Milan è a pari punti, l’Atalanta – e ora la Lazio – sono a pochi passi, l’Inter e la Juventus – al di là di momenti di crisi passeggeri o solo apparentemente risolti, stanno pian piano rientrando. Ti accorgi allora che finora, nonostante i grandi numeri e le pagine di storia scritte in Champions League, non ci si può cullare sugli elogi. Ti rendi conto che il cammino è ancora lungo, irto di difficoltà – come la trasferta in terra giallorossa – e di rivali pronte ad approfittarne. La vittoria contro la Roma, matura per come è arrivata, è la conferma che la squadra di Spalletti ne è ben conscia.

Quasi a voler sottolineare di essere la prima della classe, il Napoli vuole dimostrare di non temere un Olimpico gremito. Match abbastanza equilibrato che rispecchia le caratteristiche delle due squadre. Gli azzurri tentano di far circolare il pallone attraverso il palleggio, i giallorossi sfruttano la propria fisicità, provando ad innescare la qualità dei singoli, Zaniolo su tutti. La soglia dell’attenzione – come la posta in palio – è altissima, motivo che inibisce le emozioni e le occasioni da rete.

La sensazione è che si tratti di una di quelle partite che possono essere decise solo da un episodio, da un momento all’altro. Per lunghi tratti la manovra dei partenopei non trova sbocchi, mentre i capitolini faticano a superare la propria metà campo. Sul finire dei primo tempo però, il Napoli dà la sensazione di crescere. Per la cronaca, Irrati al minuto 40 prima concede un rigore agli azzurri per un contatto tra Ndombele e Rui Patricio, poi ritorna sui suoi passi dopo aver consultato il Var.

La crescita del gioco degli azzurri si conferma nella ripresa, accompagnata tuttavia da una serie di errori tecnici non sfruttati dai giallorossi. Lozano e Kvaratskhelia ci provano a cambiare il risultato, bravi Rui Patricio prima e Smalling poi. Clamorosa l’occasione per Juan Jesus, che colpisce male dal centro dell’area di rigore, mentre Osimhen sciupa da ottima posizione. Poi il nigeriano – a 10 dalla fine – s’inventa il gol che ammutolisce l’Olimpico. Il Napoli vola, si prende l’undicesima vittoria consecutiva e si conferma primo in classifica.

TABELLINO

Roma (3-5-2): Rui Patricio; Mancini (82′ El Shaarawy), Smalling, Ibañez; Karsdorp (82’Viña) , Camara (82′ Matic), Cristante, Pellegrini, Spinazzola (85′ Shomurodov); Zaniolo, Abraham (63′ Belotti)
A disposizione: Svilar, Boer, Kumbulla, Tripi, Bove, Tahirovic, Volpato. Allenatore: Mourinho

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim Min-jae, Juan Jesus, Olivera; Ndombele (57′ Elmas), Lobotka, Zielinski (75′ Gaetano); Lozano (75′ Politano), Osimhen, Kvaratskhelia
A disposizione: Marfella, Idasiak, Zanoli, Ostigard, Mario Rui, Zedadka, Demme, Simeone, Zerbin, Raspadori. Allenatore: Spalletti

Arbitro: Irrati di Pistoia Var: Di Paolo Avar: Passeri
Reti: 80′ Osimhen
Ammoniti: Smalling (R), Lozano (N), Ndombele (N), Cristante (R), Ibañez (R), Olivera (N), Lobotka (N)
Angoli: 3-4
Recupero: 3′ p.t., 5′ s.t.

Luigi Ottobre