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Si sono tenuti stamattina a Avezzano (L’Aquila), nella chiesa di San Giovanni, i funerali del prefetto in pensione Nicola Simone, dirigente della Polizia di Stato sino al 2003 quando è stato nominato prefetto dal Consiglio dei Ministri. Nicola Simone è ricordato per aver combattuto le Brigate Rosse ma anche per il suo lavoro in Albania contro la lotta al traffico di esseri umani e all’arrivo in Italia di clandestini. Il 6 gennaio del 1982 ha ricevuto la Medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione “Funzionario di Pubblica Sicurezza, pur consapevole del gravissimo pericolo cui si esponeva, assumeva l’incarico di condurre e coordinare delicate e pericolose indagini, che portavano alla conclusione di brillanti operazioni di polizia. Vittima di un tentativo di sequestro da parte di alcuni terroristi armati penetrati con inganno nella sua abitazione, con estremo coraggio e decisione reagiva prontamente con l’arma in dotazione. Sebbene gravemente ferito, colpiva a sua volta un criminale, e messi in fuga gli altri aggressori ne consentiva poi, l’individuazione e l’arresto”. È stato il primo direttore Interpol Italia e il primo a dirigere il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato ed è stato capo della missione interforze in Albania fine anni ’90. È stato lui ad addestrare la polizia albanese secondo gli standard italiani e a bloccare i gommoni che partivano dall’Albania verso l’Italia pieni di clandestini. Alla cerimonia ha preso parte anche il questore dell’Aquila Gennaro Capoluongo, accompagnato dal capo di gabinetto Sandro De Angelis. Quest’ultimo, insieme a Simone prese parte a una missione in Albania in cui dei trafficanti di droga spararono a un elicottero della Polizia di Stato.
Fonte: Sala Stampa Polizia di Stato

Redazione On Line