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Il genitore 77enne, esasperato dalle continue richieste di soldi da parte del figlio convivente, troppo spesso accompagnate da aggressioni fisiche e minacce, ha deciso di comporre il numero di emergenza “112” e di chiedere aiuto ai carabinieri.

È accaduto a Casapulla, nel casertano, dove poco prima della mezzanotte di ieri l’operatore di turno della Centrale Operativa della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere ha inviato una pattuglia del locale Nucleo Operativo e Radiomobile.

Giunti presso l’indirizzo segnalato i militari dell’Arma hanno trovato ad attenderli in strada l’anziano in compagnia della figlia, ancora intimorito per il comportamento aggressivo del figlio e con delle evidenti escoriazioni al braccio destro.

Dopo averlo tranquillizzato i carabinieri, accompagnati dal 77enne, sono entrati nell’appartamento dove hanno sorpreso il figlio 41enne ancora in forte stato di agitazione intento a profferire minacce di morte nei confronti del padre.

Alla vista dei militari l’uomo ha raggiunto la camera da letto dove, in un momento d’ira e di violenza, scatenato a seguito del rifiuto, da parte del padre, a consegnargli 30,00 euro, aveva già sradicato dal muro parte della porta d’ingresso e infranto il vetro interno.

Dopo aver riportato la calma tra le mura domestiche, i carabinieri hanno richiesto l’intervento di personale medico del servizio “118” che, nell’immediato, ha prestato le cure necessarie all’anziano padre.

L’uomo, ripresosi dallo spavento, ha formalizzato nei confronti del figlio una denuncia querela specificando che lo stesso non era nuovo a comportamenti aggressivi nei suoi confronti e che il motivo di tali condotte era sempre legato alla pretesa di somme di denaro.

Il 41enne, accompagnato in caserma, è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dovrà rispondere di tentata estorsione e maltrattamenti contro familiari.

Redazione