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MADDALONI- Tre soluzioni in campo per creare un sistema di viabilità alternativa, esclusivamente rionale (leggasi destinata solo ai residenti), per facilitare la mobilità dopo la chiusura del Ponte Vapore e durante l’apertura dei cantieri di abbattimento e ricostruzione. Delle tre soluzioni in campo, una è in fase avanzata di cantierizzazione. Si tratta dell’adeguamento di via Baldina.

Andrea De Filippo

Sindaco De Filippo, l’apertura di via Baldina non è più solo un’ipotesi?

Sono state condotte delle verifiche in posto. Tra tutte le possibili soluzioni di viabilità alternativa è quella, non priva di problemi, che più di presta ad un’immediata ripristino per la circolazione veicolare. Ma cerchiamo di capirci bene: quando si parla di circolazione si parla esclusivamente di transito per le auto e non già per i mezzi superiori ai 35 quintali e con sagoma più larga di 2,50 metri. Se qualcuno pensa che si possa transitare con i Tir, i camion allora di sbaglia di grosso. Transito dedicato solo ai residenti.

Come funzionerà?

A senso unico in uscita su via Forche Caudine. Anche qui, quella che sarà la parallela di via Cancello, terminerà con un obbligo di svolta destra e con l’impedimento assoluto di cambio di carreggiata per ovvi motivi di sicurezza di circolazione. L’obiettivo è coadiuvare la mobilità di quartiere non creare una strada intercomunale ad alta frequentazione. Le premesse sono necessarie.

Quindi si procederà alla messa in sicurezza del fondo?

Si sta verificando lo sterro, il livellamento e un allargamento molto limitato esclusivamente per consentire il transito a senso unico delle auto. In contemporanea, si stanno facendo altre valutazioni tecniche sul tracciato.

Questa è l’arteria parallela a via Cancello. Altre ipotesi?

Questa è quella più immediatamente fattibile e logica. Nulla è scartato a priori.

Sindaco, ma francamente, il comune non è in ritardo con questi interventi sostitutivi?

Veramente è l’esatto contrario: il comune è in anticipo. E mi spiego: è da giugno che aspettiamo che la Soprintendenza autorizzi i cantieri. E non stiamo parlando di un ponte di pregevole fattura architettonica e nemmeno di una struttura dalla grande storia ma di uno scavalco di campagna abbattuto dalle truppe tedesche in ritirata ricostruito dalla truppe alleate. Ebbene si sappia abbiamo ottenuto in sei mesi quello che non è stato fatto in 30 anni: progetti esecutivi (abbattimento, ampliamento e ovviamente ricostruzione), 2,5 milioni di euro di finanziamenti e tutte le autorizzazioni degli enti coinvolti. Un storia che è l’esatto opposto a quella della guerra dei Ctu, della guerra contro la dismissioni con la Provincia e dell’attesa di soluzioni mai poste in campo. Queste non sono opinioni ma sono fatti. E oggi, giunti all’ultimo metro, faremo di tutto affinchè i cantieri aprano. L’ammodernamento strutturale del territorio non può aspettare con buona pace di chi si guarda l’ombelico.

Tradotto, la viabilità sussidiaria è viabilità a sostegno dei cantieri?

Esattamente. Ma voglio aggiungere una cosa: se il Ponte è stato chiuso è grazie agli atti di pirateria stradale perpetrati dai mezzi pesanti. Per mesi, sembrava quassi che tutto il trasporto su gomma (tra Napoli, Caserta e Benevento) non poteva non passare sul Ponte Vapore e da via Cancello. Ricordo a me stesso che sono rimasti bloccati bus turistici, trasporti eccezionali e persino i Vigili del Fuoco. Ora mi chiedo come fanno i Tir? Non circolano più? Oppure esistono altre strade? La verità è che, in questo territorio, le regole non valgono come i divieti di transito e chiare direttive del codice della strada. Questo la dice lunga sulla legalità praticata. Ma poi si invocano interventi straordinari di forze dell’ordine, blindature, repressione.

Redazione