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MADDALONI- “Lieto dell’ampio consenso riscosso dal mio programma elettorale e alle mie iniziative amministrative“. L’adesione, trasversale alla candidatura del territorio per un sito per il trattamento della frazione umida, fa gongolare il sindaco.

Andrea de Filippo

Nonostante le contestazioni la sua proposta di ospitare un impianto di trattamento della frazione umida sembra godere di un’adesione molta alta…

Meglio tardi che mai. Rilevo, con soddisfazione, che uno dei punti del nostro programma elettorale ha fatto breccia anche tra le altre forze politiche. Non più tardi dello scorso febbraio, nell’ambito delle prime riunioni propedeutiche alla strutturazione dell’Ato ho formulato formale la disponibilità di Maddaloni ad ospitare un impianto di compostaggio. Abbiamo il sito. Siamo disponibili ad avviare tutti gli atti propedeutici necessari. Mi sarei aspettato un’adesione allora, in tempo reale. Ma meglio tardi che mai.

La logica sarebbe: il compostaggio (domestico e industriale) sono una rirosa da sfruttare?

La politica degli incentivi, delle infrastrutture e dell’attrezzature pubbliche sul territorio è senza ritorno. C’è urgente necessità di trasformare la gestione dei rifiuti in una attività di vantaggio sia per i privati che per la collettività. Dopo aver formalizzato, la candidatura ad ospitare un «impianto di trattamento della frazione umida dei rifiuti biodegradabili», Maddaloni ha messo a disposizione dell’Ambito territoriale due possibili «aree industriali idonee» per completare il ciclo dei rifiuti con una piattaforma per il trattamento di scarti di cucina e mensa (Cer 20018); tutte le tipologie di rifiuti biodegradabili propriamente detti (Cer 200201) e anche dei residui della pulizia stradale (Cer 2002303).

Siamo ai dettagli. Manca l’avvio del progetto?

Bisogna aspettare che l’Ato si strutturi. E’ chiaro che che il progetto di un impianto a Caserta stenta a decollare. In questo contesto rilanciamo la nostra candidatura.

Ma è solo una questione di convenienza economica?

Non solo. Se non ci si attrezza con impianti adeguati il ciclo dei rifiuti non sarà mai chiuso. Non si uscirà mai dalla logica delle piccole o grandi emergenze periodiche. Anche quello che sta succedendo in questi giorni rafforza il nostro convincimento: le infrastrutture devono essere pubbliche. Bisogna superare la logica dei privati, della gestione mercantile dei servizi e delle risorse.

Torniamo alla politica. E’ sorpreso di questo rinnovato interesse per la candidatura di Maddaloni?

No, affatto. Sono sorpreso che, all’improvviso, c’è qualcuno che si sveglia dal torpore e scopre un progetto strategico da rilanciare. Ma nel frattempo non si è accorto che il mondo è cambiato, che l’amministrazione ha fatto atti formali, che ha lanciato la sua candidatura nelle sedi opportune. E’ successo mesi fa e non ieri. E’ accaduto quattro mesi fa, dico quattro. Questo non ci dice nulla sul progetto per ottenere un impianto di compostaggio. Ci dice molto invece su come vengono seguiti gli atti amministrativi qualificanti; su come si fa politica e su come è condotto l’impegno nella pubblica amministrazione. Ci si può sempre ravvedere, per carità. Meglio tardi che mai.

Redazione