00 2 min 6 anni

MADDALONI- Sull’Interporto o meglio sulle imposte comunali non pagate dall’Interporto Sud Europa, l’amministrazione De Filippo si gioca la credibilità politica. E infatti, nulla è stato lasciato al caso. Il recupero dei 15 milioni e 800 mila euro è stata una delle pietre fondanti della campagna elettorale. C’è una prima certezza di fatto calendarizzata: imboccata la strada della conciliazione giudiziaria. Nelle prossime settimane, l’Ise dovrebbe formulare la richiesta che il comune dovrebbe accettare. Dopo di che, le parti si rivedranno in Tribunale. L’approdo possibile è questo: l’Ise, secondo norma, otterrebbe l’alleggerimento delle sanzioni amministrative. Quindi risparmierebbe circa due milioni di euro. Il Comune passerebbe all’incasso certo. Non più raterizzo ma liquidazioni annuali: tre milioni per ogni esercizio di bilancio. Insomma, in quattro anni, la faccenda delle pendenze, nella migliore delle ipotesi, dovrebbe essere archiviata. La situazione è così delicata che nessuno, giustamente, esprime giudizi. Si aspetta il dispositivo dell’accordo. Noi proviamo a immaginare le reazioni ad accordo chiuso. La logica sarà quella del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. L’amministrazione rivendicherà il merito di aver chiuso un ennesimo contenzioso,; recuperato finalmente importi importanti come mai prima e aver archiviato una fase storica. Le opposizioni invece rimarcheranno che, ancora una volta, si è inflessibili con i deboli e clementi con i forti. Rileveranno che l’Ise ha sottratto risorse ambientali e oggi finanzirie al territorio. E con gli sconti in tasca si accinge ad incassare i vantaggio della “Zona Z.e.s”. Vantaggi tutti per il privato e costi certi sempre per la comunità. Ma stiamo facendo una simulazione: staremo a vedere.

bocchetti