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MADDALONI- Furbetti del contatore nel mirino. Ovvero «verifiche e ispezioni domiciliari» atto terzo. Dopo i solleciti e le diffide, pure la lettura dei consumi idrici finisce sotto scorta. Sono in corso i rilevamenti a domicilio dei consumi idrici a carico di utenti che si sono opposti o non hanno risposto alle ingiunzioni del Comune. Al posto degli addetti di Enelcassa (che hanno effettuato la lettura dei consumi idrici su tutto il territorio) le verifiche sono state affidate al personale dell’Ufficio acquedotto. E i primi risultati si vedono.

Gigi Bove

Come sta andando? In caso di impedimento, a suo tempo, è stata ipotizzata anche l’assistenza delle forze dell’ordine. E invece?

E invece, sono in atto le letture che, da mesi, non si era riusciti a fare. E’ solo l’inizio perchè l’obiettivo resta sempre la lettura completa dei consumi idrici e la verifica della regolarità degli allacciamenti all’acquedotto comunale.

Disporre un intervento mirato per singole letture comunque è un’anomalia…

E’ un atto estremo ma necessario poiché vi sono stati episodi di manifesto rifiuto, minacce o di ferma opposizione all’ordinaria e banale lettura dei consumi idrici da parte del personale autorizzato.

Spesso parla si sacche di illegalità amministrativa. A cosa si riferisce?

Intendo dire, non sulla base di miei convincimenti personali ma su dati inoppugnabili in possesso al comune che sussistono forti irregolarità. Si tratta di omesso o parziale pagamento, anomalia nelle fatturazioni, assenza della titolarità delle utenze per gli assegnatari degli alloggi comunali, inesistenza di iscrizione al ruolo, eventuali manomissioni o il malfunzionamento dei contatori. C’è anche di peggio: alcuni inquilini del comune, benché assegnatari, sono privi del titolo di assegnazione e pertanto godono di una franchigia per la fiscalità locale e forse di allacci diretti all’acquedotto comunale.

Il tutto prodotto dall’accumulo di ritardi amministrativi registrati negli anni?

Si sono incrostazioni tollerate o coccolate per decenni. La maggior parte dei casi fortemente anomali si concentrano presso gli alloggi comunali di via Starzalunga e in alcune palazzine dell’Iacp di via Feudo. Adesso, abbiamo messo in moto un percorso, forse lento ma irreversibile, di emersione, censimento e lotta al fenomeno. Sul medio e lungo periodo, contestualmente alla riorganizzazione in corso degli archivi comunali, contiamo di ridurre drasticamente l’incidenza di un simile fenomeno. Intanto, il fatto che si sta procedendo alla lettura negata dei consumi è un primo segno di inversione di rotta.

Redazione