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Il sindaco De Filippo: “Avevamo posto una scadenza entro il 31 ottobre, sembra che siamo abbondantemente tenuto conto che è solo l’inizio di un processo e che i laboratori di radiologia e otorino sono già stati avviati

C’è la data: lunedì 24 ottobre, a seguito del trasferimento dall’ospedale di Marcianise a quello di Maddaloni, le prestazioni di oculistica, sia chirurgiche che ambulatoriali, si terranno nel presidio calatino con accesso da via Roma (lato nord del nosocomio). Il tono formale ricalca la comunicazione diramata dall’Asl.

Allora, sindaco ci siamo con l’inizio della riconversione parziale e progressiva?

Avevamo posto una scadenza entro il 31 ottobre. Sembra che siamo abbondantemente, tenuto conto che solo l’inizio di un processo è che i laboratori di radiologia e otorino sono già stati avviati“.

La riapertura progressiva, tecnicamente a fisarmonica, non è più un miraggio ma è ancora da costruire…

Si sta lavorando per creare le condizioni logistiche per gli altri servizi. L’unica variabile da scartare è la fretta visto che non bisogna fare un trasloco ma allestire servizi per la salute efficienti. Quindi, l’ospedale è tutto un working progress in attesa del pronto soccorso, reparto di medicina, otorinolaringoiatria. Si dimentica sempre un aspetto fondamentale: il nosocomio di Maddaloni è un cantiere dove sono in corso altri interventi di adeguamento. Quindi la riconversione non può non avvenire progressivamente“.

C’è altro?

Stiamo parlando di un percorso che giocoforza è ottenere la riapertura completa del pronto soccorso e anche l’allestimento dell’osservazione breve intensiva (Obi)”.

In questo cronoprogramma quali sono gli altri capisaldi?

Il completamento, anzi l’avviamento dei lavori già programmati e finanziati. Entro e non oltre gennaio 2023 partirà la costruzione del nuovo Pronto Soccorso, già interamente finanziato con fondi Asl per un importo pari a 3 milioni e 200 mila euro“.

Pandemia permettendo lentamente si torna alla normalità. Ma i nuovi servizi sanitari territoriali promessi?

Fissato un altro punto fermo: finanziata la costruzione della casa comunità (per 1,5 milioni di euro) in via Campolongo sul terreno messo a disposizione dal comune“.

Quindi la manifestazione del giorno 29 è inutile?

Sarà l’occasione giusta per divulgare il cronoprogramma della riconversione parziale e per ribadire la strategia della massima attenzione per le sorti del nosocomio di cui il territorio ha un’estremo bisogno“.

Luigi Ottobre