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Il presidente campano: “Se analizziamo i dati essenziali possiamo essere orgogliosi della tenuta della nostra Regione, ci sono tutte le condizioni per iniziare a uscire da questo calvario

Nuovo appuntamento con Vincenzo De Luca, presidente della Campania, che come ogni venerdì fa il punto sulla crisi pandemica. Il governatore si è soffermato sui temi relativi alla campagna vaccinazioni, alle scuole, ai contagi e alle misure di contrasto all’epidemia. “Dobbiamo cominciare a proiettarci psicologicamente verso il futuro, ad avere un atteggiamento diverso. Serve pensare a cosa potrà essere la nostra vita tra qualche mese: ci sono tutte le condizioni per iniziare a uscire da questo calvario. È importante però non commettere errori e usare la ragione. In Campania la situazione può essere vista confortevole se analizziamo due dati: 160 sono i posti di terapia intensiva, ovvero la metà rispetto a territori in zona arancione. Quanto ai decessi abbiamo numeri inferiori rispetto alle Regioni del Nord. Dal punto di vista dei dati essenziali possiamo sottolineare la buona tenuta della Campania. Dobbiamo essere orgogliosi di questi risultati, nonostante 15 mila dipendenti in meno nel settore sanitario”.

I DATI SULLA PANDEMIA

“Abbiamo ancora una media di 2000 positivi al giorni, ma il dato anomalo riguarda il numero dei sintomatici. Molti hanno sintomi lievi fortunatamente, altrimenti avremmo le terapie intensive piene. Questo dato dipende dall’aggressività della variante inglese sui giovani. Quanto alla campagna vaccinale (vedi la tabella sotto) abbiamo vaccinato con la doppia dose tutto il personale sanitario, il che vuol dire avere ospedali sicuri. L’80% degli ultraottantenni ha avuto almeno una dose, mentre da giorni abbiamo avviato un lavoro sui pazienti fragili e sul personale scolastico, in vista della riapertura della scuole fino alla prima media.

In queste settimane è continuata l’emergenza per quanto riguarda la scarsità di vaccini. Abbiamo migliaia di dosi in meno rispetto a Regioni con una popolazione inferiore a quella Campania: il nuovo commissario alla sanità Figliuolo ha deciso che i vaccini saranno distribuiti in base alla popolazione, ma noi dobbiamo ancora avere quelli che ci spettano e non ci sono stati forniti, soprattutto per alcune tipologie, come Moderna. Inoltre, avendo un personale sanitario limitato, siamo contenti di coinvolgere 13 mila medici tra odontoiatri, specializzandi e farmacisti che si sono resi disponibili a somministrare il vaccino. È necessario che l’EMA e l’Aifa approvino velocemente i vari vaccini, perché non sappiamo se tutti sono efficaci contro le varianti. Ecco perché servono dosi in più ed ecco perché ci siamo mossi prima nell’approvvigionamento dello Sputnik“.

L’OTTIMISMO SULLA CAMPAGNA VACCINALE

“In Campania oggi ci sono 140 punti vaccinali, in ognuno di questi vorremmo fare 500 vaccini al giorno, dunque 70 mila in totale. Questo significa vaccinare 2 milioni di persone al mese e che per fine estate, al massimo inizio autunno, noi usciamo dal calvario. Dobbiamo e possiamo farcela. In primis va completata la vaccinazione degli ultraottantenni e dei pazienti fragili. A tal proposito i medici di famiglia si occuperanno della somministrazione di dosi a coloro che non possono muoversi da casa. Poi procederemo per le fasce d’età e le categorie economiche: priorità agli operatori turistici in vista dell’estate. Vorremmo vaccinare anche gli abitanti delle isole di Capri, Ischia e Procida per promuovere il nostro turismo a livello internazionale senza farci scavalcarci dalla Spagna o dalla Grecia. Senza dimenticare la costiera Sorrentina o la zona Domitiana. Si sta verificando una grande mobilitazione generale per vincere questa guerra. Il problema riguarda gli extracomunitari irregolari che non riusciamo a individuare: sono persone che poi lavoreranno nelle zone agricole e che possono diffondere il contagio. Faremo in modo di vaccinare anche loro”.

NON SONO MANCATI AGGIORNAMENTI SUL LAVORO IN CORSO NEI SETTORI CHIAVE PER LA RIPARTENZA DELLA CAMPANIA

“Apriremo altri centri vaccinali, come il mega hub a Capodichino, mentre sta per partire la gara per scegliere la società che progetterà il nuovo ospedale di Sessa Aurunca. Lavoriamo poi per promuovere diversi eventi culturali mentre abbiamo completato la gara per produrre 4 milioni di tessere per chi è stato vaccinato. Ne sono state già distribuite 200 mila, ci aiuteranno ad aprire cinema, musei, centri sportivi o ristoranti. Lavoriamo dunque per essere una Regione all’avanguardia, come già siamo”.

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Luigi Ottobre