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MADDALONI- L’appuntamento era per agosto. L’argomento: la riorganizzazione radicale del sistema della sosta nel centro e in tutta l’area urbana. Torniamo dal sindaco Andrea De Filippo per fare il punto dell situazione.

Andrea De Filippo

Allora sindaco, l’appuntamento con la sosta a pagamento era per il trimestre luglio-agosto a che punto siamo?

A buon punto. La Suap e le commissioni hanno aggiudicato la gara d’appalto. Adesso, leggi alla mano, si sta procedendo al completo degli atti e alla verifica dei requisiti come da norma. Oltre il burocratese, entro settembre arriva il gestore.

Andiamo sul pratico, cosa cambia?

Allora, dobbiamo fare una premessa doverosa. Posto che la maggior parte della banche, l’ufficio postale centrale e gli uffici sono in centro l’obiettivo è adeguare il sistema di circolazione, e soprattutto di sosta, alla funzione direzionale. Va da sé che la sosta e la circolazione di servizio è incompatibile con il parcheggio di lunga durata o di piacere. Sosta permanente o discrezionale che se non è sostenibile in centro non lo è in nessun angolo del territorio fosse anche il più remoto.

Il riferimento è all’utilizzo delle strade come parcheggi privati comunque e dovunque?

Allora, in tema di sosta non esistono abitudini (più o meno legittime) che possono essere trasformate in norma. Per esempio, non esiste il diritto al parcheggio sotto casa; non esiste il diritto al parcheggio libero collegato alla residenza; la strada è pubblica e non può essere utilizzata come sosta privata. Tanto premesso dobbiamo darci (come accade ovunque nei paesi vicini e in quelli lontani) una regolata secondo i dettami del codice della strada. L’obiettivo è scoraggiare l’arrivo in centro on le auto se non collegato a oggettive esigenze. Limitare la sosta discrezionale e permanente. Per tutto il resto, ci sono le aree di parcheggio più lontane dal centro e non solo.

In concreto?

In concreto, su Corso I Ottobre e via Capillo si parcheggerà su un lato delle carreggiata. In via San Francesco d’Assisi saranno rimosse le fiorire trasformate in aree di sosta selvaggia e abbandono di rifiuti. Ma invece di elencare tutti gli interventi strada per strada le vere novità sono organizzative.

Tipo?

Con l’avvio dell’appalto triennale, parte la riorganizzazione della segnaletica. Scompare l’utilizzo o il maneggio di connate.

Stop ai famosi grattini?

Solo parchimetri. I cui proventi saranno contabilizzati a fine giornata e il gettito, a differenza di come è accaduto in passato, sarà versato per intero sul conto corrente del comune. Massimi controlli e massima trasparenza. E questo, ripeto, non è un dettaglio.

Ma quanto costa parcheggiare?

Su questo c’è stato un confronto e una massima apertura. Ci hanno chiesto tariffe più friendly a sostegno della sosta di breve durata. E per quest’ultima (mezz’ora o frazioni di ora) è previsto un ticket di soli 0.50 centesimi. L’orientamento delle tariffe base, ad orario pieno, è di un euro ad ora. Ma la momento, non vorrei indugiare sui singoli provvedimenti che saranno adottati in divenire ma sull’urgenza del riordino della viabilità e della sosta. Questa è una rivoluzione dei comportamenti a cui nessuno potrà sottrarsi perché la sosta selvaggia, a misura dei bisogni privati, è un atto di violenza privata. Non lo dice il sindaco ma lo certificano le sentenze della Corte di Cassazione. Ecco, dico che è arrivato il momento di mettere fine all’arbitrio elevato a violenza privata. Non si può accettare che parcheggia il più forte; chi prima arriva e chi prima occupa lo spazio di tutti. E mi fermi qui. Non faccio riferimento a quanto accade per i posteggi dei disabili. A chi obietta o invoca l’intervento repressivo dei vigili dico subito: non si può militarizzare il territorio. Ma in attesa di nuovi agenti, i comportamenti improntati al rispetto degli altri, del vivere civile e dei divieti non sono un’optional.

Redazione