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Le illusioni nel calcio sono all’ordine del giorno e non vogliamo assolutamente essere procacciatori di facili entusiasmi ma, quella di Antonio De Lucia è al momento una favola bellissima, una parentesi di vita che, comunque andranno le cose, sarà ricordata tra le esperienze più belle che possano mai capitare ad un adolescente. Sedici anni nativo di Maddaloni e punto fermo delle giovanili del Milan nel ruolo di portiere. Una crescita esponenziale, quella vissuta tra i pali, per il giovane talento maddalonese che sognava di diventare un goleador di razza e che invece i gol deve evitare di farli incassare all’Under 17 rossonera in cui è diventato titolare inamovibile scalando le gerarchie a suon di prestazioni super. Non sappiamo se Antonio diventerà il nuovo Gigio Donnarumma di Milanello, per il momento ha certamente conquistato la stima e gli apprezzamenti di due gloriosi ex rossoneri come il centrocampista Angelo Carbone, colui che lo ha fortemente voluto nelle giovanili del “Diavolo” e di Nelson Dida, indimenticato campionissimo che per otto anni ha difeso la porta del Milan vincendo tutto quello che c’era da vincere in Italia e nel Mondo. E’ stato lo stesso Dida a seguire da vicino i progressi di Antonio durante gli allenamenti al Centro Sportivo “Vismara”. Doti e qualità che hanno catturato sin dal primo momento le attenzioni del portiere brasiliano (90 presenze in carriera con la maglia della Selecao). Dal suo metro e novanta di altezza, il talento maddalonese ha impressionato tutti gli addetti ai lavori che intravedono in lui la stoffa del campioncino. Forte nelle uscite, abilissimo nelle prese plastiche, il titolare dell’Under 17 Nazionale del Milan ha iniziato il suo percorso nella Scuola Calcio “Calatia” di Maddaloni nella misura più singolare che potesse capitare ad un portiere.

Antonio De Lucia durante gli allenamenti con l’Under 17 del Milan

I primissimi approcci con il calcio giovanile, infatti, lo vedano impegnato nel ruolo di attaccante ma, alla vigilia di una gara importante, la sua squadra resta senza estremo difensore. Arriva l’intuizione dettata dalla disperazione dell’allenatore Enzo Sivo, titolare della Scuola Calcio: “Antonio, domani giochi tu in porta. Con la tua altezza almeno renderemo la vita più difficile agli avversari…”. E’ l’inizio di una favola che il diretto interessato sta ancora vivendo ad occhi aperti. La porta diventa l’habitat naturale di Antonio e le prestazioni iniziano a diventare mostruose con la squadra che inanella tante vittorie. Succede lo stesso anche quando bisogna lasciare Maddaloni per trasferirsi ancora più a Sud, in Sicilia, per gli impegni lavorativi del papà. Proprio a Palermo, tra le fila della Ribolla Calcio, arriva l’esplosione definitiva di Antonio De Lucia che vale l’ambito ingresso nel settore giovanile del Milan dove il sedicenne portiere sta proseguendo il suo percorso pregno di soddisfazioni, sognando un futuro nel grande calcio con la speranza di ripercorrere le gesta proprio di quel Gigio Donnarumma che ha messo le sue “mani” sulla recente vittoria all’Europeo della Nazionale Italiana. “Vedo le sue foto con la maglia del Milan e quasi mi commuovo. Un ragazzo straordinario – ricorda Enzo Sivo della Scuola Calcio “Calatia” di Maddaloni – al quale abbiamo fatto scoprire di avere una predisposizione naturale per il ruolo di portiere. Con lui tra i pali eravamo pressoché imbattibili. Sono felicissimo per lui non solo dal punto di vista sportivo e per le belle opportunità che potrà avere in futuro. Antonio De Lucia sta crescendo in un ambiente fantastico, circondato da professionisti e con tante regole da rispettare, in primis quella di frequentare regolarmente la scuola. Qualunque sia il suo percorso calcistico, questa esperienza resterà importantissima per la sua formazione umana”.   

Vincenzo Lombardi