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È polemica tra i noti esperti di protocollo e “La Periferia Si Ribella”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata quella relativa all’esondazione del collettore fognario ex Casmez di via Cancello. Altro che goccia, gli allagamenti che hanno rovinato la Pasqua ai residenti confinanti con il comune di San Felice a Cancello hanno inasprito i toni della campagna elettorale. E da qui la solita divisione di pensiero: protocollare fa bene o no? Strumentalizzazione, demagogia o attivismo?
Ecco il pensiero de “La Periferia Si Ribella”:
16 aprile 2017, è Pasqua e a Pasqua siamo tutti più buoni ma, quanto pare non sempre è così 
Prendiamo ad esempio la situazione meteorologica, non è stata magnanima. In una situazione normale dove tutto funziona, piove e va bene, va bene da per tutto ma non in periferia.
Si, la tanto amata periferia è stata martoriata per l’ennesima volta, martoriata dalla pioggia che ha reso le strade fiumi in piena con i suoi affluenti.
Ma la cosa più deplorevole consiste nel fatto che mentre tutti i comuni cittadini “periferici” insieme alla maggior parte dei componenti del gruppo “la periferia si ribella” chiamavano in maniera costante vigili urbani e pompieri per mettere in sicurezza l’area interessata per la salvaguardia sia degli abitanti sia per i passanti, senza tra l’altro avere nessuna soluzione in merito, alcuni dei più noti “protocollatori e ricercatori di buche” hanno avuto il coraggio di infliggere il colpo di grazia, pubblicando articoli e video nella speranza di racimolare qualche voto.
Rimaniamo basiti difronte a queste facce toste che continuano imperterriti a fregiarsi dell’appellativo di super eroi della periferia al grido di “protocolliamo noi” che come sempre rimarranno lì e non produrranno nessuna soluzione.
I pseudo politici continuano la discussione sui propri profili con botta e risposta molto simpatiche e colorite, mentre noi continuiamo a pagare anni di mala politica calatina.”

bocchetti