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MADDALONI– Ritorno al punto di partenza. La ricerca della facoltà perduta sembra essere un impegno a somma zero. Chiusi i corsi di scienze infermieristiche nell’ex macello, si aspetta il responso dei rappresentanti dell’Università “Luigi Vanvitelli” (che guidati dalla Prof.ssa Guarino hanno già visitato il plesso in ristrutturazione del vecchio edificio scolastico “E. De Nicola”). E il sopralluogo c’è stato. Ci sono pure le disponibilità, in seguito ai contatti tra il Comune di Maddaloni e l’ateneo riguardo alla possibilità dell’apertura di una facoltà sul territorio maddalonese. C’è tutto tranne un particolare. Che sembra essere diventato un intoppo decisivo: il plesso deve essere modificato per essere adattato alle esigenze della facoltà che forse, e sottolineamo forse, potrebbe essere farmacia o una sezione o alcune aree specialistiche di essa. E qui che arriva la pietra d’inciampo. Per avviare le modifiche o realizzarle, bisogna modificare il’intervento di ristrutturazione e quindi il progetto nonchè il finanziamento. C’è tutto tranne il contenitore adeguato. Siamo ritornati al punto di partenza. Nell’attesa che si compia la beata speranza e si compia la decisione dell’università, serve una modifica all’immobile. Riusciremo a trasformare i buoni propositi in progetto esecutivo?

Redazione