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MADDALONI. “Caro maddalonese, ti scrivo”. Lettera, anzi avviso, del sindaco Andrea de Filippo agli utenti in occasione del fermo del termovalorizzatore che diventerà operativo dal primo settembre. Una lunga lista di raccomandazioni grondanti buon senso che, a Maddaloni (territorio di raccolta rigorosamente indifferenziata al 75 per cento) suona una solenne all’esortazione all’astinenza fatta a Sodoma e Gomorra. Tant’è che l’obbligo istituzionale impone un avviso. E l’invito è a limitare i quantitativi di rifiuti indifferenziati. E poi ancora a “non mischiare le varie tipologie di rifiuti”. Tutto corretto e tutto vero, anche perchè si rischia che i camion, con i rifiuti tali e quale, siano rispediti al mittente. E infine, arriva l’avvertenza che saranno intensificati i controlli. Tutto corretto se non fosse che i controlli, ordinari e straordinari non sempre sono stati rilevanti. Forse con l’emergenza qualcosa cambia. Ma quello che stride con la pratica abusata è la non differenziazione dei rifiuti: pratica abusata e professata da molti cittadini e anche in molti frangenti dagli operatori ecologici. E come la mettiamo? E’ come chiedere ad un fumatore incallito: da oggi, non si fuma non più di una sigaretta al giorno. Ci riusciremo?

Redazione