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MADDALONI- (di Elio Bove) L’ambiente prima di tutto. E’ stata la parola d’ordine del Ministro Costa al momento dell’approvazione del Decreto sulla Terra dei Fuochi. La prima raccomandazione fu rivolta ai gruppi parlamentari: l’ambiente non ha colori politici, al pari del benessere dei cittadini. A tracciare un bilancio delle attività da quando si è insediato il governo Conte, è l’On Antonio Del Monaco, che nel suo intervento alla Camera ha illustrato lo stato dell’arte sulle operazioni in corso.

“In campo ci sono 39 equipaggi, per un totale di circa 100 unità appartenenti al raggruppamento Campania dell’Esercito Italiano, al commissariato della polizia di Stato di Nola, alla compagnia dei carabinieri di Nola, al Comando Compagnia di Nola della Guardia di Finanza, al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, nonché funzionari dell’Arpac, dell’Asl Napoli 2, dell’Ispettorato del Lavoro, del comando della polizia locale di Nola e della polizia metropolitana”.

Con quali risultati, On. Del Monaco?

“Sono stati effettuati controlli presso 14 attività imprenditoriali e commerciali: 9 sono state le aziende sequestrate, 28 le persone identificate di cui 10 denunciate all’autorità giudiziaria. Sono state contestate violazioni amministrative per circa 325.000 euro. Sono state sequestrate 30 tonnellate di amianto, stoccate in aree non idonee e non protette e sono stati rinvenuti, altresì, circa 100 mc di rifiuti speciali pericolosi costituiti da parti di veicoli fuori uso, guaine bituminose ed imballaggi contenenti sostanze tossiche. Inoltre sono finiti sotto sequestro 30 mezzi meccanici ed attrezzature strumentali varie e individuati 4 operai irregolari ai fini contributivi”.

A Nola quindi c’è stata una massiccia operazione, che può essere considerata l’apice della lotta nella Terra dei Fuochi?

“E’ così. Sono numeri importanti, dal momento che in località Boscofangone, in via Vicinale Tora, è stata sequestrata invece un’area non autorizzata, di circa 1.500 mq, adibita a deposito di veicoli. Sono stati sequestrati 192 mezzi, alcuni dei quali incendiati e quindi classificati come rifiuti pericolosi, altri in pessimo stato d’uso, altri ancora in palese stato di abbandono e mancanti di parti primarie. Il gestore è stato denunciato. Sempre in località Boscofangone, gli agenti hanno effettuato controlli in un’altra area, di circa 15 mila mq, procedendo al sequestro delle quattro attività svolte prive di autorizzazione. I proprietari delle attività sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria anche per violazione della legislazione in materia ambientale e sono stati sequestrati 250 veicoli. Nel comune di Cicciano, invece, è stata sottoposta a sequestro un’area di circa 20 mila mq, in cui operava un’azienda del settore movimento terra”.

Quindi funziona il coordinamento interforze, con i militari schierati a guardia dei siti e a tutela dell’ambiente e dei cittadini.?

“Sì, con i risultati che sono sotto i nostri occhi. E’ un lavoro immane, che viene svolto 24 ore su 24. Per questo motivo, ho ritenuto doveroso ringraziare non solo l’esercito, ma anche tutti coloro che si adoperano per riscattare la nostra martoriata terra. L’Esercito Italiano, in particolare, schiera i propri droni nella lotta allo sversamento illecito di rifiuti: l’azione di contrasto e prevenzione nelle province di Napoli e Caserta”.

Redazione