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Con un documento comune, i quattro sindaci della Valle di Suessola scrivono al presidente De Luca per chiedere la riapertura del pronto soccorso di San Felice a Cancello dopo la chiusura di quello di Maddaloni, ormai “Codiv Hospital”.
Ovviamente, il documento non tiene conto che l’Ave Gratia Plena di San Felice a Cancello è difatti di competenza della Direzione Sanitaria di Maddaloni è una tale decisione sarebbe interna alla stessa direzione. L’atto politico, inoltre, non tiene in considerazione alcuna il Comune di Maddaloni. In poche parole altro non fa che suddividere ulteriormente il territorio a tutto vantaggio di una politica regionale che da decenni indirizza le strutture sanitarie altrove. Fare fronte comune significa rappresentare oltre 100 mila abitanti; suddividerli per tirare acqua al proprio mulino significa rendere più deboli le istanze.
Ecco il testo dei Sindaci della Valle:


Caro Presidente, in questo momento eccezionale per l’intero paese e per le comunità che rappresentiamo, ci sentiamo in dovere di esprimerle la nostra vicinanza da Sindaci a Sindaco. Stiamo assistendo allo spostamento del Pronto Soccorso dall’Ospedale di Maddaloni per preparare, giustamente, il nostro sistema sanitario e resistere al possibile incremento dei casi COVID-19. Noi siamo con Lei. Al contempo, però, dobbiamo rappresentare la preoccupazione delle nostre comunità per la perdita, sicuramente temporanea, di un presidio sanitario d’emergenza come quello del nosocomio di Maddaloni. Un punto di riferimento, comunque, per i circa 50.000,00 abitanti che rappresentiamo. Chiediamo di spostare temporaneamente il Pronto Soccorso di Maddaloni presso la struttura dell’Ospedale San Felice – Arienzo. I nostri Enti si rendono disponibili a coadiuvare la Direzione Sanitaria nelle attività che si rendessero necessarie per riattivarlo in tempi rapidi. Restiamo a disposizione per ogni supporto in questa difficile fase perché uniti ce la faremo.

Redazione On Line