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MADDALONI- Maddaloni dà i numeri. La raccolta differenziata stenta a superare il 35 per cento (su base semestrale). Eppure il tasso di smaltimento di ingombranti, fatte le debite proporzioni, è paragonabile a quello di Caserta. Ancora più interessanti sono i dati, e ovviamenti i costi, collegati alla raccolta e allo smaltimento dei «rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche» (Raee) dismesse. Questi sono superiori a quelli di Caserta. Ricapitolando in materia di dismissione e banndono di mobilio, elementi d’arredo, televisori, frigoriferi e molto altro non siamo secondo a nessuno. Compresi i debiti fuori bilancio caustati da questa iperproduzione: spesi 13 mila euro per conferire gli ingombranti e quasi 50 mila euro per rimuovere le discariche tra l’A30 e l’Interporto. La verità suffragata da prove schiaccianti, è che il ritrovamento di un grande quantità di carcasse di elettrodomestici dismessi (depredate delle parti elettriche, dei motori e soprattutto di metalli come rame) fanno spettare che Maddaloni sia la base operativa, non solo di rigattieri o «svuotacatine» ma di un traffico e smercio di parti di elettrodomestici usati.
 

bocchetti