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Gli azzurri sono una macchina da guerra: doppietta di Osimhen, in mezzo il rigore di Kvaratskhelia e poker firmato Ndombele. Inter a -21, stasera il “derby d’Italia”

Prendere il Milan, i sorteggi e i quarti di Champions League e chiuderli a doppia mandata in un angolo remoto del cervello. A farli compagnia la sciatta idea di aver avuto un sorteggio favorevole se il metro di giudizio utilizzato è il diverso cammino in campionato e la distanza abissale in classifica. Commettere il marchiano errore di paragonare una corsa a tappe con una grande classica vuol dire partire già sconfitti. Oggi allora, c’è solo il Torino nella mente: che s’indossi la maschera del fabbro e si pensi alla chance di volare a più 21 sull’Inter impegnata con la Juventus nel posticipo serale e alla possibilità di ipotecare per 3/4 lo scudetto, atteso, sognato – e inaspettato – da 33 anni. Missione compiuta.

È un match in un certo modo speculare, nel senso che, quando il possesso è del Napoli, i granata sono compatti e aggressivi – anche duri nei contrasti; quando a manovrare è il Torino, gli azzurri escono alto in pressione. Le chiavi diventano i duelli, gli uno contro uno e la capacità di chi sbaglia meno. Se poi una delle due squadre ha dalla sua Osimhen, diventa un’arma in più per avere la meglio: dopo 10 minuti il nigeriano sale di nuovo in cielo e di testa fa 20 in campionato.

Gara tuttavia tutt’altro che in discesa, il Toro non è mai domo e nella fase centrale di gara crea più di un problema a Meret e compagni, che faticano ad arginare la foga dei ragazzi di Juric. Ma il Napoli è anche questo: capacità di saper soffrire per poi riprendere in mano il controllo, punendo alla prima occasione. Il fallo di Linetty su Kvaratskhelia è netto, il georgiano stavolta non sbaglia dal dischetto.

ANCORA OSIMHEN

Mentre il Torino nella ripresa prova ad organizzarsi nella speranza di riaprire le sorti della gara, il Napoli sfodera un’azione di tecnica e velocità conclusa ancora da Osimhen. Numeri da aggiornare per il nigeriano che arriva a quota 25 in stagione. Da apprezzare i granata, che nonostante il triplo svantaggio non esita ad attaccare, buona sempre la difesa dei partenopei. Stratosferica invece la potenza di Osimhen che batte in duello Schuurs dando il là al poker di Ndombele. I partenopei corrono verso lo scudetto a suon di gol e prestazioni. In attesa del “derby d’Italia” si fanno i conti con la matematica.

TABELLINO

Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Gravillon (54′ Djidji), Schuurs, Rodriguez; Singo (75′ Ola Aina), Ricci, Linetty (54′ Ilic), Vojvoda (54′ Buongiorno); Vlasic (85′ Seck), Radonjic; Sanabria
A disposizione: Fiorenza, Gemello, Bayeye, Adopo, Gineitis, N’Guessan, Pellegri. Allenatore: Juric

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani (72′ Ostigard), Kim Min-jae, Olivera; Anguissa, Lobotka (85′ Gaetano), Zielinski (65′ Ndombele); Lozano (65′ Elmas), Osimhen (72′ Simeone), Kvaratskhelia
A disposizione: Gollini, Idasiak, Bereszynski, Juan Jesus, Mario Rui, Zedadka, Zerbin, Politano. Allenatore: Spalletti

Arbitro: Marchetti di Ostia Var: Irrati Avar: Di Martino
Reti: 9′ e 51′ Osimhen 35′ Kvaratskhelia (rig) 68′ Ndombele
Ammoniti: Gravillon (T), Ndombele (N)
Angoli: 5-4
Recupero: 0′ p.t., 2′ s.t.

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Luigi Ottobre