10 6 min 7 mesi

Sfida di alta classifica al “Maradona” tra i campioni d’Italia in carica e la squadra che, al momento, esprime il miglior calcio in serie A grazie alla continuità del progetto basato sul bravo mister Italiano (alla sua terza stagione con la viola), tra i principali candidati per il dopo Spalletti prescelti da Aurelio de Laurentis la scorsa estate. Garcia opta per la stessa formazione schierata martedì in Champions a differenza del tecnico toscano che cambia ben sette pedine rispetto al pari interno di Conference League. Scelta che porta i suoi frutti considerato l’avvio spumeggiante della compagine toscana che sblocca il risultato dopo appena 7′.

Viola subito in vantaggio dopo soli 7′

Prima occasione del match di marca azzurra che, sulla ripartenza da corner subito, scheggia la traversa con capitan di Lorenzo a termine di un rapido ribaltamento di fronte. Come spesso accade nel calcio la regola del “gol mancato, gol subito” non perdona e Brekalo impiega 2′ per confermarlo. Infatti, dopo un palo colpito da Martinez Quarta (sempre più centravanti aggiunto) in anticipo su di Lorenzo, l’esterno croato castiga Meret calciando tra le sue gambe. Gol che dà maggiore tranquillità e personalità ad una Fiorentina molto brava a gestire il risultato con il suo palleggio ed, in particolare, alla tecnica del sempreverde Bonaventura ed allo “scarto di Allegri”, ovvero il brasiliano Arthur Melo mandato via con troppa leggerezza.

Pareggio azzurro nell’extra time del primo tempo

Al 30′ l’infortunio di Anguissa consente a Garcia di cambiare modulo con l’ingresso di Raspadori passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Cambio che rivitalizza gli azzurri anche se non si segnalano conclusioni pericolose verso la porta difesa da Terracciano che, solo nell’extra time, è costretto a compiere un fallo da rigore (con giallo annesso) sul “rapace” Osimhen, abile a sfruttare una leggerezza di Parisi. Il nigeriano stavolta decide sia di calciare il rigore che di esultare come ai vecchi tempi.

Nessun cambio nella ripresa

Ripresa che comincia con lo stesso leitmotiv del primo tempo, con i viola dominanti a centrocampo grazie anche alla superiorità numerica e tecnica nella zona nevralgica. Garcia così decide di correre ai ripari, preoccupato anche dal palo colpito da Ikonè, e passa nuovamente al 4-3-3 inserendo Cajuste per Politano e spostando Raspadori sulla destra, nonostante non sia la posizione ideale per il Jack azzurro. Al 59′ Osimhen riceve il secondo regalo di giornata dalla rimessa laterale di Kayode ma, stavolta, Terracciano è abile e pronto a chiudergli lo specchio della porta.

Al 64′ gol di Bonaventura dopo rimballo con Olivera

Occasione che spegne ancor più gli azzurri, apparsi scarichi rispetto alle ultime uscite e sempre battuti sulle seconde palle, con la sola eccezione di un Natan sempre più padrone della difesa e applaudito dal pubblico. Al 64′ Bonaventura riporta i suoi in vantaggio liberato solo davanti a Meret, dopo un rimballo di Olivera ed una resistenza troppo blanda opposta ai palleggiatori viola, troppo liberi di penetrare in area senza essere contrastati adeguatamente. Gol che non scuote gli uomini di Garcia che prova a mischiare le carte con diversi cambi che non sortiscono l’effetto sperato.

https://giornalenews.it/archives/156240

Il cambio giusto lo indovina Italiano con l’inserimento di Nico Gonzalez che al 93′ chiude definitivamente l’incontro, grazie ad una ripartenza di Parisi con assist perfetto per l’argentino che, pochi secondi prima, era fermo a terra come colpito da un meteorite ma resuscitato in un attimo, roba da far invidia a Lazzaro…Fischi da parte del pubblico al termine dell’incontro, segnale che il tecnico azzurro avrà tanto lavoro da fare in questa pausa per le nazionali, sia all’interno che all’esterno dello spogliatoio. Dall’altra parte Italiano si conferma ancora una volta bestia nera per gli azzurri ma, soprattutto, di essere tra i migliori tecnici in circolazione. Non a caso tra i preferiti di una parte della tifoseria partenopea già per il dopo Sarri, insieme a De Zerbi, per dare un proseguo ad un discorso tecnico/tattico a discapito del “nome” poi scelto dal Presidente.

http://foto @acffiorentina

TABELLINO

Napoli (4-3-3): Meret 5; Di Lorenzo 5, Natan 6.5, Ostigard 5.5, Olivera 6; Anguissa 6 (32′ Raspadori 6), Lobotka 5.5 (31′ st’ Gaetano S.V.), Zielinski 5.5 (31′ st’ Lindstrom S.V.); Politano 5.5 (12′ st’ Cajuste 5.5), Osimhen 6 (31′ st’ Simeone S.V.), Kvaratskhelia 6. A disp.: Contini, Idasiak, Demme, Mario Rui, Elmas, Zerbin, D’Avino, Zanoli. All.: Garcia 5.5

Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano 6; Kayode 6.5 (38′ st’ Ranieri S.V. ), Milenkovic 6.5, Martinez Quarta 6.5, Parisi 6; Arthur 7 (38′ st’ Infantino S.V.), Duncan 6.5 (38′ st’ Mandragora S.V. ); Ikoné 6.5 (44′ st’ Comuzzo S.V. ), Bonaventura 7, Brekalo 7 (28′ st’ Nico Gonzalez 7); Nzola 6. A disp.: Martinelli, Vannucchi, Biraghi, Sottil, Maxime Lopez, Beltran, Barak, Amatucci, Kouame. All.: Italiano 8

Arbitro: La Penna

Marcatori: 7′ Brekalo (F), 50′ rig. Osimhen (N), 18′ st’ Bonaventura (F), 48′ st’ Nico Gonzalez (F)

Ammoniti: Terracciano (F), Martinez Quarta (F), Bonaventura (F), Ranieri (F), Cajuste (N)

Nello Ferraro