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Solo un gol in pieno recupero regala la sospirata vittoria agli azzurri

Vittoria last minute fondamentale per la classifica ma, soprattutto, per il morale degli azzurri a pochi secondi dal triplice fischio finale. Tre punti che scacciano, almeno per il momento, le ombre e i malumori che aleggiano nell’ambiente azzurro dall’inizio di stagione come se lo scudetto vinto fosse un lontano ricordo sbiadito.

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Le assenze già annunciate di Osimhen e Anguissa impegnati in coppa d’Africa e quella di Zielinski all’ultimo secondo, consentono a Mazzarri di pescare dalla rosa Gaetano e Simeone, uomini di lotta più che di governo utili alla sua causa. Infatti, la caparbietà dell’argentino consente agli azzurri di non rientrare in svantaggio nello spogliatoio al termine dei primi 45′, grazie al rigore conquistato che Politano trasforma equilibrando il punteggio dopo la magia di Candreva al 29′, favorita dal sole nemico di Gollini.

Mazzarri non cambia ad inizio secondo tempo

Nella ripresa Mazzarri non apporta modifiche nonostante il punteggio e l’ammonizione a Cajuste. Aspetta stranamente solo il 56′ per cambiare modulo inserendo Raspadori (preallertato prima del rigore di Politano) al posto di Gaetano e non di Cajuste che, soltanto al 77′, esce per infortunio lasciando il posto al dinamico Demme (perchè mai utilizzato?), decisivo con il suo assist di testa per il gol di Rrahmani al 96′. Oltre alla vittoria positiva anche per l’imminente supercoppa, segnali confortanti sono i piccoli progressi rispetto alle ultime uscite, seppur con un gioco ancora troppo lento, e il recupero di calciatori ormai ai margini, tranne il mistero Lindstrom (lasciato in panchina e scavalcato anche da Zerbin nelle gerarchie del tecnico), equivoco tattico così come Raspadori, probabilmente non i calciatori ideali da inserire nel progetto tecnico/tattico e su cui investire circa settanta milioni di euro.

foto @sscnapoli

Nello Ferraro