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MADDALONI- Ha senso parlare di lavoro e occupazione mentre impazza la smobilitazione vacanziera? A Maddaloni, e in generale nel bacino dell’Interporto Sud Europa, assolutamente si. Anche perché, se non andrà a buon fine il piano di riapertura dei cantieri, si preannuncia un settembre caldo anzi caldissimo. In concreto: o si torna in cantiere o si torna sulle barricate. Ecco il «cronopragramma per la riassunzione»: circa 30 edili presso i quattro cantieri, affidati alla Sogesa, Gnarra Costruzioni, Calabit, Cacem e soprattutto Temar del gruppo Edimo. Quest’ultima azienda, dovrebbe, da sola, assorbire 20 unità. L’annuncio è del sindaco Andrea De Filippo: «E’ slittato ancora il termine ultimo perentorio per la tutela dei livelli occupazionali, fissato per il 31 luglio. A partire dal 25 agosto, e per tutto il mese di settembre, c’è l’accordo per riavviare tutte le attività bloccate». Il ritorno al lavoro sarebbe reso possibile grazie alla fine del blocco delle linee di credito della banche. La prima bozza prevede tre unità assorbite dalla Cacem, tre dalla Calbit, più un manovratore e forse tre edili assorbiti ancora dalla Gnarra costruzione. Il grosso della assunzioni sarà fatto dalla Edimo: fino a 20 edili per la costruzione di un capannone di 50 mila metri quadrati sul versate di Maddaloni e che dovrebbe, all’altezza del varco Ficucella, realizzare la base logistica o il magazzino della Decathlon. E’ finita? Manco per sogno. E’ stato chiesto un «Tavolo occupazionale in Prettura» per pianificare le richieste di personale presso il cantieri dell’Alta Capacità/Alta Velocità Benevento-Napoli. «Come –annuncia il sindaco De Filippo- è stato chiesto trasversalmente da tutti i gruppi consiliari, porremo nelle sedei istituzionali la regolamentazione delle assunzioni nei sette cantieri aperti da Rfi sul nostro territorio più quelli che saranno aperti per la soppressione di tutti passaggi a livello urbani». E’ la richiesta avanzata da tutti i gruppi consiliari nell’ultima assise del Civico Consesso.

Redazione