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Settimana quella passata in Valle di Suessola all’insegna dei consigli comunali tenutesi tre il 30 e il 31 luglio con eccezione di Arienzo.

 

Partiamo proprio da Arienzo.

Tiene banco politicamente la crisi interna che ha coinvolto l’Unione Giovani Arienzani, in particolar modo l’accento si pone su Francesco Crisci che a detta del movimento politico giovanile si è più volte sottratto alle indicazioni del gruppo. Goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mozione del Partito Democratico sul piano traffico. Anche l’assessore Vigliotti,espressione del medesimo gruppo, ha legato la sua esperienza politica alla decisione di Crisci, quindi alla dimissione del consigliere andrebbe a seguire una dimissione dell’assessore. Può essere confuso questo passaggio ma bisogna esser chiari nel dire che anche l’assessore è fortemente critico nei confronti dell’azione politica del consigliere. 

Crisci in un comunicato ha fatto capire che non ha intenzione di dimettersi. Anche il sindaco Guida è intervenuto è ha praticamente rimesso la palla già calciata al consigliere comunale, infatti il sindaco ha detto in pratica che si attiene alle decisioni del consigliere Crisci, che appunto ha già deciso.

A Cervino invece vi è stato il consiglio comunale su variazione e assestamento di bilancio, assente Giovanni De Lucia. 

Riguardo la variazione di bilancio che riguardava l’efficientamento energetico delle scuole e la realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico va notata la spaccatura nel voto della minoranza in quanto Biagio Di Nuzzo e Giovina Del Gaudio hanno votato contro, ma Orsola Fusco si è astenuta. Non sono state palesate le motivazioni, ma astenersi in una variazione di bilancio ha dei significati, spesso più politici che tecnici.

In realtà anche nell’assestamento di bilancio vi è stata un’astensione dei tre di minoranza, ma in questo caso Biagio Di Nuzzo ha palesato le motivazioni del gruppo in quanto a suo dire tale assestamento è una conseguenza della politica commissariale.

Nello stesso giorno a Santa Maria a Vico, appena qualche ora dopo l’inizio del consiglio cervinese ha celebrato il proprio consiglio comunale. Tiene banco per l’ennesima volta la discussione sulla composizione dei gruppi e dell’articolo 20 dello statuto in modo particolare. Stavolta la miccia è accesa da Giuseppe Nuzzo e Maurizio Masiello che hanno costituito o provato a costituire il gruppo Coerenza e Lealtà staccato quindi da città domani, ma sempre in appoggio alla maggioranza tanto che hanno tenuto le deleghe appena riassegnate dal sindaco Pirozzi. Lo statuto dobbiamo dire è molto restrittivo rispetto ad altri e non consente a un singolo consigliere di confluire nel gruppo misto, ma bisogna essere in due almeno per crearlo, non consente in pratica la costituzione di nuovi gruppi anche se questi sono in riferimento ai partiti nazionali. Certo è che all’inizio del cammino di questo consiglio comunale da quando si è insediato vi è stata una larga concessione e deroga all’art.20, in quanto a Santa Maria si è inaugurata l’interpretazione segretariale, cioè se un segretario interpreta in un modo un articolo si segue quella linea, quando un altro segretario arriva e interpreta quello stesso articolo in modo differente si segue poi quella linea. Vittima illustre di questo sistema è stata la Sgambato e il gruppo del Partito Democratico, che ora non esiste più. Quindi in consiglio vi sono tanti gruppi con nomi pittoreschi, ma non c’è più il riferimento in consiglio di un partito nazionale! 

Riguardo l’assestamento di bilancio si è assistito al solito teatro delle parti con l’opposizione, in particolar modo GiancarloBernardo, che paventavano il dissesto e un Michele Nuzzoconsigliere delegato al bilancio che invece ha decantato la buona e oculata amministrazione.

A San Felice a Cancello due gli elementi significativi. Il primo chiaramente riguarda gli equilibri di bilancio passato con 14 voti favorevoli e 4 astenuti, e lo stesso assessore Pignata ci dice però che il documento appena licenziato dal consiglio ha dei forti limiti tanto da definirlo prospettico, bilancio che non è stato possibile pianificare nel migliore dei modi per ovvi, quindi sarà oggetto tale documento di modifica e approfondimento ma comunque la legge imponeva di approvarlo. 

L’altro elemento degno di nota è ancora il mal di pancia di Clemente De Lucia che ha annunciato l’uscita da Forza Italia in consiglio comunale. 

 

 

Alfredo Ferrara