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MADDALONI- “Habemus pecuniam”. Ogni tre mesi si rinnova il rito. L’annuncio forbito lo fa il sindaco Andrea De Filippo: “L’Ise, nonostante, il dispiacere di qualcuno ha pagato la quarta rata pattuita per estinguere il contenzioso tributario e assolvere all’accordo extragiudiziale.

Andrea De Filippo

Scusi sindaco. Ma lei crede davvero che ci sia qualcuno che speri in disavventure economiche aggiuntive rispetto a quelle patite dopo sette anni di dissesto finanziario?

Diciamo che da un punto di vista politico una certa propensione al “tanto peggio tanto meglio c’è”. Ma c’è un dato inoppugnabile: l’Ise, al momento, ha versato oltre tre milioni nelle casse del comune. E questo non era mai successo prima.

Si certo. Ma erano tasse dovute…

E proprio per questo, la mancata riscossione era ancora più grave.

Ma al di là dei meriti e dei demeriti, non crede che una certa attenzione affinchè tutto vada a buon fine, sia un fatto virtuoso?

E’ una intepretazione che non condivido perchè, ogni qualvolta si registra un ritardo (puntualmente compensato con i dovuti interessi) ritorna il ritornello del rischio di dissesto finanziario che ho cercato di spiegare essere privo di fondamento.

Sindaco però esiste, nella gestione contabile dell’ente, una condizione di sofferenza in caso di ritardo…

Ma non esiste lo spettro del dissesto. Sono due cose che non stanno insieme. Capisco che fare allarmismo indifferenziato giova nel fare “ammuina” ma non coincide con la realtà delle cose.

L’appuntamento è tra tre mesi. Ci ritroveremo a parlare dei medesimi temi?

Spero di no. Ma visto l’atteggiamento mentale, improntato alla coazione a ripetere, ritorneremo a spiegare sempre le stesse cose.

Redazione