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MADDALONI- “Il tempo delle vacche grasse è finito”. E pure quello della corsa ai rimborsi. Sulla strano fenomeno, che impazza tra i dipendenti comunali alle prese con le richieste di indennizzo per «aver svolto mansioni superiori al profilo di assunzione» o quelle spettanti ai funzionari oppure di aver «esercitato di fatto funzioni dirigenziali mai riconosciute», interviene il sindaco Andrea De Filippo.

Andrea De Filippo

Sindaco, ancora una volta con la questione indennizzi, i dipendenti comunali fanno parlare di se in maniera non proprio lusinghiera. Sono visti dai cittadini come concausa dei ritardi amministrativi o causa di eterni contenziosi, una vera emergenza…

Credo che la questione della macchina comunale sia il vero problema di questo territorio. Va detto che il fenomeno in corso si è innescato in decenni di mancato turn over e omessa rotazione del personale. E adesso siamo alla prese con un enorme groviglio di problemi. Innanzitutto, premetto (come ho detto anche in campagna elettorale) se ne esce in un solo modo: cambiando il personale; mettendolo in pensione; avviando un avvicendamento. Non si può rilanciare un’amministrazione con dipendenti sull’orlo del pensionamento, anagraficamente logoro, numericamente ridotto all’osso e anche demotivato. Il vero dramma è che per avviare l’avvicendamento i tempi non sono brevi: abbiamo avviato i concorsi; arriveranno altri vigili urbani; nuovi dirigenti; abbiamo aderito al bando della Regione Campania; a breve arriverà anche il personale informatico. Ma è solo l’inizio di un processo di non breve durata.

Torniamo alle cifre stellare degli indennizzi? Si parla di richieste di 600 mila euro. Complessivamente quasi un milione di euro…

Ecco, è vero sono cifre stellari. E dico subito che molti dipendenti coltivano sogni fondati sul nulla. Premesso che molti atti, sono già soggetti alla prescrizione quinquennale, dico pure che saranno minuziosamente impugnati e smontati. Tutti questi incarichi dirigenziali o superiori alle mansioni di assunzione non ci sono stati. Dico pure che chiunque ha il diritto di chiedere al Giudice del Lavoro  di «accertare e dichiarare il diritto dei ricorrenti alle differenze retributive per aver svolto, anche per periodi limitati, mansioni superiori o appartenenti al livello Dirigente secondo il contratto nazionale del lavoro». Ma aggiungo, e lo dico da assicuratore, sono tanti che chiedono cifre stratosferiche per i sinistri stradali. Ma tra le aspettative e la realtà c’è sempre una distanza enorme. E accadrà così anche per i dipendenti comunali. Certo ci possono essere dei casi singoli. Poche persone forse potranno accampare qualche diritto. Ma la corsa è francamente fondata sul nulla.

Sindaco ma Maddaloni dal 2006 è uno dei comuni con il più alto tasso di litigiosità con i dipendenti. Che fare?

Comprendo che, in tempi non troppo lontani, una certa discrezionalità e benevolenza degli amministratori verso i dipendenti si sia trasformata in danno per l’ente. Posso certamente dire una cosa inoppugnabile: da un anno, cioè da quando sono sindaco, sono stati posti dei paletti invalicabili. Non a caso tutte le richieste riguardano epoche amministrative precedenti: la corsa ai ricorsi a partire dall’anno scorso è finita.

Redazione