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di Elio Bove

I mammiferi che saranno abbattuti nell’ambito della misura inserita nella Legge di bilancio sulla caccia in città, infatti, saranno sottoposti ad analisi igienico-sanitarie e, in caso negativo, saranno destinati al consumo alimentare. Lo prevede la versione finale dell’emendamento di Fratelli d’Italia alla Manovra approvato in commissione Bilancio.

La proposta – secondo quanto viene riferito – avrebbe avuto tre ritocchi: uno che aggiunge “sentito l’istituto superiore per la prevenzione e la ricerca ambientale”; uno che specifica che la norma “non costituisce attività venatoria” e un terzo che prevede che si tratterà di persone formate e con licenza. La protesta dei Verdi è stata immediata. “Con un blitz inaccettabile, la destra in commissione Bilancio ha approvato l’attività venatoria dentro i parchi, dentro le aree urbane. Si potranno cacciare tutti gli animali senza nessuna distinzione. È semplicemente una vergogna. Per questo ci appelleremo all’Unione europea e siamo convinti che l’Unione europea, come per la normativa sul pos, farà levare questa norma inaccettabile”. Così il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli. Oramai in questa manovra entra ed esce di tutto e di più. C’è infatti chi la definisce una discarica. Insomma un composto di provvedimenti di vere e proprie furbizie, senza tener conto delle promesse elettorali e delle linee di partito. Ammesso che esista una linea nei partiti. Non mancano inoltre i mobili e i grandi elettrodomestici green in caso di interventi di ristrutturazione della casa. Mancano invece i giubbotti antiproiettile ed è un fatto grave, perché non può esistere un’attività venatoria senza regole in città. Anche la caccia al cinghiale deve essere sostenibile e possibilmente non selvaggia.Adesso chi controlla il corretto esercizio dell’attività venatoria in città? Probabilmente lo sapremo all’inizio dell’apertura generale della caccia al cinghiale.  

Redazione