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MADDALONI- Dall’annuncio all’intervento. E’ partito l’intervento di restauro dell’affresco presente nella lunetta sovrastante la porta d’ingresso alla chiesa di S. Margherita V.M. L’opera, è stata analizzata e periziata, dal Dott. Aldo Guida (esperto restauratore) accreditato presso la sovrintendenza per i beni storici artistici che così ne ha descritto lo stato di conservazione. Si comincia ad intervenire sugli spanciamenti che sono talmente estesi che a breve si potrebbero avere ulteriori perdite di materia. La fase del restauro la più lunga comprende il mantenimento dell’intonaco anche se appanciato, lesionato, o distaccato dal supporto murario attraverso delle operazioni di velinatura, di microsarciture o di riempimento mediante iniziazioni di calce idraulica delle parti distaccate. Sono evidenti anche la presenza di puntelli che favoriscono il consolidamento e l’efficacia dell’azione e dei materiali del restauro. Si interverrà sulle diverse lacune sia di intonaco che di colore, queste ultime dovute a sollevamenti della pellicola pittorica che in molti punti ha perso adesione agli strati sottostanti. Presenti anche stuccature cementizie, dovute al passaggio di cavi elettrici, che hanno contribuito al degrado. Questo è il primo degli interventi previsti. La superficie pittorica in generale si presenta ricoperta da uno spesso strato di polveri e particellati vari, oltre che di sporco coerente, e vecchie vernici stratificate negli anni.

Tipologia di intervento

Il restauro del dipinto prevede una serie di azioni atte a conservare e preservare l’opera, restituendo solidità e compattezza alla materia costitutiva. Inizialmente il dipinto sarà interessato da una serie di operazioni di messa in sicurezza, individuabili principalmente in velinature, che eviteranno ulteriori perdite di materia durante le lavorazioni, seguiranno preconsolidamento e consolidamento sia degli strati di intonaco sia della pellicola pittorica. Dopo un’accurata e mirata campagna di saggi (in accordo con gli enti coinvolti) si punterà ad una pulitura completa dell’opera che vedrà l’alternarsi di azioni chimiche e meccaniche a seconda del tipo di superficie su cui intervenire, nella fattispecie sulle superfici di primo pennello si prevede una rimozione chimica dei depositi coerenti quali sporco, vecchie vernici, polveri, ecc mentre riguardo le ridipinture si prevede un descialbo meccanico (dopo le dovute valutazioni con tutte le cariche coinvolte) per riportare alla luce colori e decorazioni originarie.  A pulitura completata, considerando anche l’azione biocida, inizierà la stuccatura e la reintegrazione materica delle superfici, a seguire l’integrazione cromatica (da definire in fase di sopralluoghi avanzati) e verniciatura finale.

Autori dell’iniziativa

A dare impulso all’iniziativa è il movimento RE-curo (risano, recupero, rinnovo etc. etc.) che chiama i cittadini in prima persona rendendoli protagonisti contribuendo concretamente ad un’azione di recupero: “Dobbiamo credere insieme che recuperare (piano piano) il nostro immenso patrimonio d’arte, la nostra storia, l’ambiente, il confronto democratico delle idee  (svincolate  da logiche di parte) possa generare una ricaduta  concreta sul territorio innescando processi ed  occasioni lavorative specie per i giovani”. Questa iniziativa, segue gli altri interventi di recupero o ripristino, già realizzati dal movimento RE-curo. Questa è un’altra sfida che non può cadere nel vuoto. Sono le sfide, quelle che appaiono irrealizzabili  a determinare  negli uomini l’esigenza a riunirsi, ad organizzarsi ed a dare il meglio di se stessi.

Redazione