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“Necessaria la divisione tra politica e attività amministrativa. Rivendico la mia appartenenza culturale al centrosinistra. Ma non ritengo sussistano le condizioni, almeno per ciò che riguarda la mia persona, per essere sintesi e punto di unione di un progetto che allo stato ha perso la sua identità”

di Franco D’Angelo* In questi giorni, ho letto sul giornale online, l’articolo: “Maddaloni Nel Cuore” Verso La Strutturazione? Assemblea Degli Aderenti: Franco D’Angelo Tra I Possibili Coordinatori”
Mi corre l’obbligo di chiarire la mia posizione onde evitare eventuali strumentalizzazioni, che non fanno bene né a me né al movimento né in genere alla politica.
Innanzitutto, la mia piena ed assoluta condivisione al contenuto dell’ Articolo circa l’analisi della non opportunità di sovrapporre, in un Partito o in un Movimento Politico, l’attività Amministrativa alla visione politica d’insieme. Al primo spetta la visione e lo sviluppo della città, al secondo la gestione di quella idea.
Concordo, altresì, sulla necessità di ridestare l’interesse verso questa concezione attiva dell’impegno e di richiamare all’interesse partecipativo attivo i nomi più significativi e rappresentativi della Storia Politica e della società civile Maddalonese.
Con questo spirito, non in alternativa e/o in contrapposizione ai partiti è nata “ Maddaloni nel Cuore”, dove ho sempre rivendicato e rivendico la mia appartenenza culturale e politica, non dichiarativa così come appare oggi, verso il centro sinistra.
Vero è che sono stato tra i primi sostenitori di questa esperienza civica che ha guidato Andrea De Filippo verso il governo della città, che ci ha visti vincitori assoluti in e con questa idea di rinnovamento e cambiamento civico.
È vero, anche che, nei mesi successivi alle Amministrative del 2018, la strutturazione del Movimento “Maddaloni nel Cuore”, ha perso la sua originaria vocazione, proprio in virtù della non sovrapposizione di ruoli tra chi è chiamato a governare e chi è invece deputato a definire le linee guida di una azione politica che si deve poi tradurre in progettualità amministrativa, assumendo tra l’altro una precisa collocazione politica, definita e che attualmente sostiene il governo del paese.
Per queste ragioni, non ritengo sussistano le condizioni, almeno per ciò che riguarda la mia persona, di essere sintesi e punto di unione di un progetto che allo stato ha perso la sua identità. Auguro a chi magari vorrà provarci, di riuscirci.
Resta ferma la vicinanza umana al Sindaco Andrea De Filippo che ho sostenuto e che continuo a sostenere, nonostante qualche diversità di opinioni, per la stima che nutro per la sua persona, quale uomo preparato, capace, onesto e persona per bene.

*Ex sindaco di Maddaloni

Redazione