00 3 min 1 anno
Serve un milione e mezzo di euro per il rifacimento integrale delle condotte, del sottofondo e del basolato

MADDALONI- Un capolavoro di inefficienza. Una ristrutturazione costata oltre cinque milioni di euro: ma il corso I Ottobre deve essere rifatto e servono un milione e mezzo per: sostituire l’acquedotto, rifare la base della strada e ricollocare il basolato. Nel cuore del centro abitato il cedimento progressivo della strada principale è diventato irreversibile. Non sono stati sufficienti interventi per ovviare a quattro gravi cedimenti, un numero imprecisato di rotture dell’acquedotto, nonché il rifacimento parziale del basolato almeno una volta all’anno. Ci risiamo: il cedimento delle tubazioni in polietilene e le perdite di acqua, ad alta pressione, hanno di nuovo allagato gran parte del corso. Lungo il corso scorre un fiume che non si vede ma che si sente: il rumore assordante di acqua scrosciante è chiaramente percepibile di notte. L’effetto sono buche, dislivelli e voragini, poco visibili ma insidiose, nella pavimentazione evidenziano la lenta subsidenza del suolo, il  collasso plurimo dei sottoservizi, il cedimento del manto stradale e pure lo sprofondamento dei marciapiedi. Ad appena 16 ani dal rifacimento integrale bisogna ricominciare daccapo.

Assessore D’Alessandro c’è una soluzione?

Al momento, possiamo solo tappare le falle o porre rimedio a qualche cedimento. Sarà necessario fare un investimento sostanzioso, di almeno un milione e mezzo di euro per porre rimedio ad un fenomeno che non è isolato.

In che senso?

Perché bisogna rimuovere tutte le tubazioni, rifare il fondo strada e rimettere in sede il basolato. Al momento, il comune non può con il suo bilancio fare fronte a questa spesa.

Stesso discorso vale per altre zone?

Per le medesime cause, una strada nuova, inserita nel «progetto di restyling urbano», deve essere cancellata. Medesima sorte subirà anche via Mercorio: rifatta nel 2006 a doppia carreggiata subirà anche la sostituzione degli alberi che danneggiano la pavimentazione. Questa volta, si interverrà comunque utilizzando fondi del bilancio. Non si può aspettare perché esistono delle priorità.

Redazione