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MADDALONI- Non ci siamo. Il mercato ortofrutticolo è lontano dagli standard ottimali di raccolta differenziata chiesti dai Carabinieri, Asl e Arpac. Prima che si possano materializzare le condizioni per carenze igieniche e strutturali, quindi un nuovo provvedimento d’autorità, è stata convocata la commissione mercato. Obiettivo: «immediato ripristino delle condizioni igienico-sanitarie ottimali». Se non ci sarà una inversione di rotta si potrebbe chiude. Ma prima vanno imposte tre direttive o tre ultimatum, uno più vincolante dell’altro: rimozione immediata dei rifiuti indifferenziati; applicazioni di sanzioni e in aggiunta anche misure di allontanamento degli operatori non in regola. Vedremo se la «commissione mercato» (consiglieri comunali, operatori, comune)  riuscirà a raddrizzare la rotta. Il problema è sempre lo stesso: non è entrata a regime la minisiola ecologica installata per raccogliere la fascette di plastica, la pressa per carta e cartone, e soprattutto lo scarrabile a tenuta per l’umido in eccedenza, quelli del legno e della plastica. Peggio ancora, non è entrata a regime della compostiera di comunità. E l’emergenza è tutta qui: senza il compostaggio di comunità non sarà mai superata l’emergenza dei rifiuti umidi innescata periodicamente dal mercato agroalimentare. E’ arrivato il momento delle scelte drastiche e del salto di qualità.

Redazione