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È grazie anche alla cooperazione internazionale che oggi la Digos di Milano ha portato a termine l’Operazione “Caucasian Job”. Coordinata dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione, l’indagine durata sei mesi, è nata da un’operazione antiterrorismo portata a termine dalla polizia austriaca che, aveva segnalato alcuni legami delle persone arrestate in Austria, con l’Italia. In particolare, un cittadino ceceno residente in Italia, risultava essere specializzato nella contraffazione e vendita di documenti falsi. Con la complicità di due cittadini ucraini l’uomo falsificava patenti, carte d’identità e passaporti di varie nazioni. I tre uomini, reclamizzavano i loro servizi su un sito Web ed una pagina Instagram sulla quale in particolare assicuravano addirittura il servizio “soddisfatti o rimborsati”. Il prezzo oscillava dai 300 ai 1.500 euro e sulle variazioni influivano sia il tipo di documento che la quantità richiesta. Ottenuto il pagamento attraverso i servizi di money transfer il gruppo spediva i documenti falsificati con i servizi di spedizione più conosciuti. Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno sequestrato 30 documenti falsi e diverse apparecchiature informatiche che saranno analizzate per individuare il flusso dei documenti autoprodotti dall’organizzazione criminale.    
Fonte: Sala Stampa Polizia di Stato

Redazione On Line