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(di Nello Ferraro)
Vittoria senza problemi per gli uomini di Carlo Ancelotti, al suo debutto in Europa League, contro il modesto Zurigo nell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League, coppa alla portata degli azzurri da contendere alle inglesi, alle spagnole e, forse, all’Inter preoccupata dalla vicenda Icardi/Nara. Partita subito in discesa per gli azzurri che dopo 12’ trovano il vantaggio grazie al neo capitano Insigne che insacca a porta vuota, servito da Milik dopo uno “stop ad inseguire” del portiere Brecher, danneggiato da un campo sintetico pessimo dove il pallone rimbalza come un bimbo su un tappeto elastico alle giostre. Infatti, dopo soli due minuti, il collega Meret tenta di imitarlo ma con esito diverso per sua fortuna. Campo protagonista anche nel raddoppio dei partenopei quando Callejon, dopo aver iniziato l’azione con un rapido uno/due con Insigne, trasforma in rete un cross dalla destra del bravo Malcuit, calciando con lo stinco destro dopo assist involontario del suo stinco sinistro, praticamente il classico “gollonzo” da “Mai dire gol”. All’inizio del secondo tempo succede una cosa che fa crollare un’altra nostra certezza, paragonabile alla separazione di Albano e Romina, ovvero gli elvetici che entrano in campo con circa cinque minuti di ritardo…Pazzesco!
A farci riprendere da tale shock ci pensa Zielinski che al 77’ realizza la terza rete con un’azione personale bellissima, facendo sedere due difensori a terra con una finta degna di un ipocondriaco in Chiesa durante lo scambio della pace…
Rete preceduta dalla solita girandola di cambi in prospettiva campionato, con gli ingressi di Diawara, Ounas e Luperto rispettivamente per Allan, Insigne e Ghoulam, quest’ultimo forse ancora affaticato dopo la vittoria di Sanremo!
Da segnalare poi il tuttofare Callejon che, col suo fare paterno da vero (vice)Capitano e indossando la “divisa” da steward, accompagna fuori dal campo un improvvisato invasore di campo in cerca di gloria.
Napoli che si rilassa come non dovrebbe fare, soprattutto in ambito Europeo una squadra che punta a vincere la coppa, concedendo spazio agli svizzeri che accorciano le distanze su rigore calciato con “cucchiaio alla Totti” dal discreto Marchesano, mentre nel recupero centrano addirittura una doppia traversa/palo. Qualificazione comunque ipotecata dagli azzurri che dedicano la vittoria al proprio Capitano, conquistata non a caso nel giorno di San Valentino, a cui augurano tanta fortuna e un futuro ritorno, perché si sa che:
“CERTI AMORI NON FINISCONO, FANNO DEI GIRI IMMENSI E POI RITORNANO!”

TABELLINO
ZURIGO: Brecher 6.5; Nef 5, Bangura 5, Maxso 5; Untersee 5.5, Domgioni 5 (1′ st Marchesano 6.5), Kryeziu 5.5, Kharabadze 5.5; Winter 6 (22′ st Ceesay 5.5), Odey 5 (35′ st Khelifi s.v.), Kololli. A disp. Vanins, M. Kryeziu, Schoenbaechler, Zumberi. All.: Magnin.
NAPOLI: Meret 6; Malcuit 7, Maksimovic 6.5, Koulibaly 6, Ghoulam 6.5(31′ st Luperto s.v.); Callejon 7, Allan 6 (14′ st Diawara 6), Fabian Ruiz 6.5, Zielinski 7.5; Insigne 6.5 (23′ st Ounas 6), Milik 6.5. A disp. Ospina, Hysaj, Chiriches, Gaetano. All.: Ancelotti.
ARBITRO: Mazic (Serbia).
MARCATORI: 12′ pt Insigne (N), 21′ pt Callejon (N), 32′ st Zielinski (N), 38′ st Kololli (Z, su rig.).
NOTE: Ammoniti: Untersee, Kryeziu, Nef (Z); Ghoulam, Diawara, Maksimovic (N). Recupero: 1′ pt, 4′ st.

bocchetti