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MADDALONI- E’ diventata una vicenda senza fine che si trascina da tre mesi. Oltre al pagamento del Tfr incassato al 50 per cento (ripartito a metà tra la Buttol e la subentrante Velia Ambiente), si aggiunge pure la riscossione ritardata delle spettanze dovute. E adesso si torna a parlare di stato di agitazione: i dipendenti della Velia Ambiente non intendono rinunciare alle spettanze che, al momento, sono disponibili (tra quelle dovute) solo al 50 per cento. Non intendono aspettare ancora la riscossione del dovuto. Al momento, è stata fissato un incontro per risolvere la pendenza. Ma, a sorpresa e senza apparente motivazione, slittano ancora i termini per la liquidazione. E monta l’insoddisfazione perché si tratta di spettanze dovute. Insoddisfazione si somma a insoddisfazione perché resta ancora da risolvere la mancata riscossione del 50 di Trf spettante a Velia Ambiente, titolare dell’appalto in corso e gestore del fitto di ramo d’azienda. Una riscossione che non può perfezionarsi vista la mancata interruzione del rapporto di lavoro. Pertanto, non è scattata la procedura che consente all’Inps di avviare le procedure di liquidazione. Oggi, pià delle settimane scorse, i dipendenti non vogliono più aspettare oltre per passare all’incasso del dovuto. Non intendono ricorrere al giudice del lavoro per ottenere il riconoscimento degli emolumenti. Intanto, si discute di far partire un nuovo stato di agitazione.

Redazione