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Il presidente partenopeo ha lanciato l’idea di un rebranding del logo del Napoli che riporti il mitico “Corsiero del Sole” sulle maglie azzurre: l’agenzia Tako Studio, dei maddalonesi Domenico Piccolo e Pietro Pascarella, presenta la sua proposta che ha riscosso una grande condivisione

Aurelio De Laurentiis si sa, è un vulcano di idee. Alcune realizzate, altre rimaste su carta – o nella sua testa. Altre ancora semplicemente lanciate, a volte viste con diffidenza dal mondo del calcio italiano ed europeo, ma che poi si sono rivelate precorritrici dei tempi. Come quando ipotizzava, anni addietro, la creazione di un campionato europeo stile NBA, prima che si arrivasse a discutere di Superlega. O come quando prospettò una Serie A a 16 squadre, prima che l’attuale presidente della FIGC Gabriele Gravina facesse della riforma dei campionati il punto centrale del suo programma.

De Laurentiis: “Se vogliamo volare alto dobbiamo inserire un cavallo rampante sulla nuova maglia del Napoli

In una delle sue ultime uscite, oltre ad accennare ad una Serie Tv sulla storia del Napoli, De Laurentiis ha parlato della modifica del logo del club partenopeo, come è già accaduto per due big italiane, Juventus e Inter. Il patron azzurro vorrebbe riportare in auge il “Corsiero del Sole“, il cavallo rampante che fu logo della AC Napoli fondata da Giorgio Ascarelli nel 1926. Solo in seguito fu sostituito dall’attuale “ciuccio”, dopo un disastroso campionato, il primo disputato dai partenopei nella massima serie.

La proposta del nuovo logo è stata colta immediatamente dall’agenzia Tako Studio, fondata dai maddalonesi Domenico Piccolo e Pietro Pascarella, grandi tifosi del Napoli. Partiti inizialmente con un’altra società, tre anni fa i giovani calatini decidono di mettersi in proprio, riscuotendo subito un grande successo per quanto concerne l’attività pubblicitaria. Il logo realizzato da Piccolo e Pascarella riprende lo stile minimalista, già impiegato dai bianconeri e dai nerazzurri, anche per richiamare il mercato asiatico.

Diciamolo, il logo attuale del Napoli proprio non ci piaceva. Debole, anacronistico e poco rappresentativo di una città che, come poche altre al mondo, gronda di identità e simbolismo“, si legge sul sito web dell’agenzia. “È stato così che, alle parole del presidente, il nostro ufficio è diventato una curva ed è esploso in un’esultanza che neanche una «siggiata» di Petagna al novantaquattresimo“.

Il significato del logo di Tako Studio

Una N che riprende lo stile degli striscioni degli ultras azzurri e che stilizzata assume allo stesso tempo la forma di un cavallo. “Non ce ne vogliano i somari, ma fin dalle sue origini greche il Napoli ha avuto come millenario simbolo il Corsiero del Sole”. Si tratta di un cavallo mitico, la cui statua di bronzo troneggiava in piazza Sisto Riario Sforza, la piazza che si incrocia con la nota via Duomo e via Tribunali. È lì che secondo la leggenda sorgeva il Tempio di Apollo, davanti al quale si innalzava questo monumentale cavallo in bronzo. Ben presto diventò il simbolo per eccellenza della irriducibilità del popolo partenopeo e si pensava fosse stato realizzato dal poeta latino Virgilio.

Foto Tako Studio

Lo stile degli ultras è così spiegato: “Il Napoli è dei napoletani. È doveroso, dunque, portare quei tifosi sulla maglia e altrettanto doveroso, da parte nostra, fondere la storica N napoleonica con i tratti tipici degli script degli Ultras, portandoli sul cuore dei calciatori“. Tre i colori con cui il nuovo stemma viene proposto: azzurro, bianco e giallo. “Napoli è senza arzigogoli, è sintesi e minimalismo. Da qui la scelta di un marchio bidimensionale, essenziale, a tinte piatte, adattabile su tutti i supporti in maniera coerente e riconoscibile. Figlio del proprio tempo, a modo suo“.

Foto Tako Studio

Resta solo da capire se questa volta l’idea lanciata da ADL avrà un suo seguito, accogliendo quindi l’idea della Tako Studio. O se resterà solo stata una proposta lanciata nel corso di un’amabile chiacchierata, come la famosa “cantera azzurra“.

Foto Tako Studio
Luigi Ottobre